Domenica, 24 Novembre 2024
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Nell’ambito della prima edizione del “FESTIVAL DELL’EMOZIONE” in scena al Teatro Patologico dal 10 al 24 giugno, la Compagnia Laboratorio TOC (Teatro di Origine Controllata) debutterà, con il nuovo allestimento dal titolo SINEAMORE, giovedì 18 giugno, per la prima volta nella Capitale.

Un cammino lungo e appassionato, quello dello spettacolo diretto da Monica Fiorentini, figlia d’arte, iniziato nel 2012, con gli attori della sua compagnia, come studio drammaturgico sulla vita dei senza-dimora, come metafora di una condizione di emarginazione e di precarietà, oggi sempre più diffusa e quotidiana.

L’indagine in scena sul confine sempre più labile che separa una vita “rispettabile e dignitosa” dalla vita sulla strada, dà vita a tredici personaggi con tredici storie di disagio sociale, familiare ed umano. Esperienze di vite in difficoltà che valicano quel confine sottile.

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Il vero amore non consiste nel trovare la perfezione, ma nell'amare terribili difetti

Dal 12 al 14 giugno, il Teatro Kopó di Roma ospita, nell’ambito della Rassegna estiva Il Teatro che non va in vacanza, lo spettacolo Amore mio ti odio, un’esilarante commedia sull’amore e sulla vita di coppia al tempo delle relazioni sentimentali ‘fluide’. I due protagonisti, Lui e Lei, sono una coppia come tante altre. Da quindici anni sono ormai immersi in un tranquillo ménage familiare, di quelli che visti dall’esterno definiresti come matrimoni di ferro. Al di là delle apparenze la miccia del conflitto coniugale è tuttavia ben presente ed è pronta ad esplodere.

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Viaggio nell’inconscio dai tratti ossessivi. Sguardo ironico e divertito su una realtà eccentrica. Essere sedotti da un mondo psichedelico e surreale e abbandonati in un paesaggio decadente. Il ritorno del rimosso tra piccole perversioni e lapsus percettivi. Citazione continua di paesaggi difformi, in un pastiche dai tratti surreali, psichedelici, pop, dada, con riferimenti al rito, al mito e all’iconografia. In un’atmosfera sospesa si muovono personaggi ambigui e criptici, senza nulla da dire, offerti come oscura e ironica mediazione per accedere ad altro: una vecchia paura? Una stanca ossessione?

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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