Mercoledì, 30 Aprile 2025
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#segnalazione

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La commedia, presenta alcuni personaggi classici della Commedia dell’Arte in un contesto sincronico in cui il moderno e il contemporaneo si mescolano gustosamente al classico e all’antico, col risultato di una divertente ed esilarante rappresentazione, giocata con il linguaggio semplice e carico di immediatezza e finalizzato alla comunicazione di un importante messaggio rivolto ai bambini.

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La genialità lineare di Carlo Goldoni e la maestria regia di Alberto Macchi in co-regìa con Enzo Fasoli, una storia di nobili scrocconi ed il fascino di una padroncina soltanto apparentemente civetta.

Il nucleo metaforico de “LA LOCANDIERA”, commedia scritta da Carlo Goldoni nel 1751, è incentrato sulle vicende della protagonista Mirandolina, una attraente e astuta giovane donna che gestisce a Firenze, con l’aiuto del suo cameriere Fabrizio una Locanda ereditata dal padre, conquistando tutti gli ospiti della pensione: Il Marchese di Forlimpopoli, nobile per nascita ma senza un soldo, il ricco conte di Albafiorita, che ha acquistato con il denaro la sua nobiltà, e infine il cavaliere di Locandiera.saluti.finaliRipafratta, inizialmente indifferente a Mirandolina, ma poi anche lui conquistato.

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#segnalazione

Dal 21 al 24 gennaio, a partire dalle ore 21, il Teatro Kopó ospita LA SUPERCASALINGA di e con Roberta Paolini. Al centro della scena c’è lei: una casalinga frustrata, burbera, bruttina e soprattutto tanto sola. Come unico obiettivo da perseguire nella vita ha quello di sconfiggere lo sporco più ostinato. Nella sua casa, tirata a lucido, le macchie hanno vita breve, poiché la Super Casalinga non dà loro scampo pronta a ricorrere a qualsiasi mezzo per sconfiggerle. La sua guerra inesorabile, instancabile e vittoriosa contro lo sporco impossibile subisce tuttavia una battuta d’arresto quando incontra lei, la Macchia, quella con la M maiuscola.

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#segnalazione

Filomena, fin dall’adolescenza, è costretta dalla miseria ma anche dalla sua stessa famiglia… “ te staie facenno grossa, e ccà nun ce sta che magnà, o ssaje?”… ad entrare in una casa di tolleranza. Qui conosce Domenico Soriano, ricco pasticciere di Napoli, che spende la sua vita tra donne e cavalli. Inizia così una assidua “frequentazione” tra i due e Domenico decide di fare di Filomena la sua mantenuta, sistemandola prima in una casetta in un piccolo paesino e successivamente nella propria casa. Filomena sopporta le umiliazioni, i tradimenti, la mancanza totale di considerazione e apprezzamento, un po’ perché col tempo, malgrado ogni cosa, si è innamorata di quest’uomo, ma soprattutto per i suoi tre figli: Michele, Riccardo e Umberto. Il padre di uno di questi ragazzi è proprio Domenico, ignaro di tutto.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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