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Grazia Capraro in Bolle di sapone: è sempre più difficile incontrarsi veramente senza farsi del male
L’attrice protagonista di Bolle di sapone ci racconta l’universo delicato e pudico del suo personaggio. Scritto e diretto da Lorenzo Collalti, lo spettacolo sarà in scena al teatro Brancaccino fino al 1 dicembre 2019
Ciao Grazia, prima di tutto complimenti. Ho visto lo spettacolo e mi è piaciuto molto, ma devo ammettere che quando si sono spente le luci sono rimasta senza parole. Non riuscivo a credere fosse finita così. Poi mi sono presa del tempo, ho metabolizzato e sono riuscita a dare un senso a tutto, soprattutto al titolo. Perché proprio Bolle di sapone?
Bolle di sapone perché i due protagonisti sono come due bolle di sapone, sono un universo chiuso e possono vivere solamente sfiorandosi. Non possono toccarsi veramente, perché altrimenti scoppiano, esplodono. In natura non esiste una bolla di sapone che si può fondere con un’altra. Diciamo che questa è l’immagine che Lorenzo Collalti ha voluto restituire, anche se alla fine spetta sempre allo spettatore vivere il suo personale spettacolo e avere la sua personale interpretazione. Del titolo compreso. Sicuramente non troverà da nessuna parte perché si chiama così.