Martedì, 22 Aprile 2025
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Recensione dello spettacolo Royal New Zealand Ballet – A passing Cloud - in scena all'Auditorium Conciliazione di Roma il 3 dicembre 2015

The anatomy of a passing cloud, la coreografia di apertura creata da Javier De Frutos è una perfetta presentazione del New Zealand Ballet, così estremamente potente, comunicativa, divertente e intelligente.

De Frutos compone una lettera d'amore per la regione del Pacifico, e soprattutto per la sua musica, che spazia dai tamburi Maori alle canzoni delle Yandall Sisters.

Recensione dello spettacolo Hyperion in scena al teatro Vascello di Roma dal 1 al 2 dicembre 2015.

Gli spettatori prendono posto nella sala Nanni del Teatro Vascello di Roma mentre sul palco il performer Jonathan Schatz sistema intorno a se, nella calma più totale formando un cerchio, bastoni bianchi di differenti misure. Ai lati della scena, in penombra, due musicisti seduti su delle sedie.

Come scrisse Bruno Maderna “Hyperion è il poeta che vive incompreso nel mondo e a sua volta non comprende il mondo circostante”. Il performer inizia a raccontarsi e traccia le sue parole con un gesso bianco ripercorrendo più volte il perimetro della circonferenza di cui lui stesso è il centro, come se stesse delimitando il suo mondo. Descrive se stesso in un'analisi spasmodica, in una continua misurazione, in un diario fisico e anatomico compulsivo.

#segnalazione

Dal 4 al 12 dicembre 2015 al Teatro Nazionale va in scena lo spettacolo di Natale della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi, Verdiana/Carmen.
Uno spettacolo - con due coreografie, la prima a firma della stessa Laura Comi e la seconda della coreografa Alessandra delle Monache - che vede in scena tutti gli allievi dei corsi superiori della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma.

#segnalazione

Lo spettacolo nasce in occasione di una bellissima maratona di danza organizzata per inaugurare il Teatro Zandonai di Rovereto, nel novembre 2014. Un evento speciale che ha riunito in due giorni un numeroso gruppo di artisti, dai fondatori della compagnia Sosta Palmizi fino a giovani artisti emergenti.
È in questa atmosfera di amicizia e poesia che Giorgio Rossi ha presentato il suo assolo Lasciati Amare con cui prova, ancora una volta, ad avvicinare la parola, la musica e la danza nel tentativo di unire tre forme espressive che, per loro natura, contengono ritmo, spazio, evocazione, trasposizione e sospensione del tempo… tre forme di espressione che vanno verso un sentire indipendente dal razionale, verso un sentire la vita attaverso emozioni e battiti del cuore.

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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