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Romeo e Giulietta 1.1. la sfocatura dei corpi, incontrarsi e perdersi tra le distanze
Recensione dello spettacolo Romeo e Giulietta 1.1. la sfocatura dei corpi andato in scena al Teatro Vascello il 18 luglio 2017 all'interno della Rassegna Fuori Programma
Non è solo uno spettacolo di danza quello a cui abbiamo assistito ieri sera al Teatro Vascello, è un linguaggio di corpi spolpati fin dentro la loro essenza, un idioma che racchiude la più grande e sconcertante verità relativa a qualsiasi forma di comunicazione presente sulla terra.
Romeo e Giulietta 1.1. è sì la "storia" dei due giovani innamorati di Verona, rappresentata però sotto un'altra luce.
Sul palcoscenico non ci sono oggetti. È nudo come i due personaggi che abitano la scena, avvolti, almeno per i primi venti minuti, da una fitta nebbia. Il contrasto di luci e questo velo di fumo intendono volutamente quello che Roberto Zappalà, regista e coreografo dello spettacolo, si promette di rappresentare sul palco.
Due figure si muovono al centro della scena, sono sempre equidistanti da loro, tracciati ognuno dalla propria individualità.