Venerdì, 22 Novembre 2024
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Igra, la magia della poesia della danza

Recensione di ‘Igra’ , pièce coreutica della compagnia Kor’sia al teatro Giovanni da Udine,il giorno 23 marzo 2024

 

‘Igra’ è lo spettacolo proposto dalla compagnia spagnola Kor’sia, vincitrice del Fedora Prize 2023, su coreografie di Mattia Russo ed Antonio de Rosa, inserito nella stagione di danza del teatro Giovanni da Udine.
La Spagna può vantare alcune figure interessantissime nell’ambito coreutico contemporaneo.
Pensiamo al gruppo La Fura dels Baus, che ha saputo rinnovare con talento e coraggio la scena teatrale; a Marcos Morau, direttore della compagnia "La Veronal", capace di unire danza e fotografia, con un lavoro innovativo su immagine e movimento; all’intenso Xavier Martínez Torrejón, ballerino purtroppo da qualche anno assente dalle programmazioni italiane, ma che ricordiamo sensibile interprete con Lindsay Kemp e sulle scene romane e che produce, con la sua compagnia, lavori nei quali sa coniugare grandissima fisicità e poesia, intelligente ironia ed eccellente tecnica.
Ha fatto benissimo Fiorenza Cedolins, recentemente riconfermata direttrice artistica della sezione ‘Opera lirica, operetta e danza’ , a proporre sulle scene friulane questo spettacolo, frutto dell’incontro fra due giovani coreografi italiani, Mattia Russo ed Antonio de Rosa, con la compagnia Kor’sia.


Il risultato è un lavoro intenso, raffinatissimo, che parte da ‘Jeux/ Nijinsky’, sempre di Russo e de Rosa, che viene costruito su un tessuto musicale di grande presa, frutto della rielaborazione di brani presi dalla tradizione, di arie liriche, di pezzi famosi, forzando il volume per creare una atmosfera a coinvolgimento multisensoriale .
Visivamente è un inseguirsi di citazioni dotte, proposte senza nessun autocompiacimento.
Un rincorrersi di pennellate, per evocare un celebre bozzetto per i Balletti Russi, giocare con stereotipi e sincronismi, riuscire ad associare le cadenze di Violetta con il ritmo delle palle da tennis lanciate sempre più copiosamente, far sentire il passo delle figure dei vasi greci, dare tridimensionalità ai sogni inventati da Ertè .
Lo spettacolo inizia con una coreografia avvolta nell’oscurità.
Il buio si fa nebbia, che quando scompare fa apparire un corpo che si muove con sapienza, in un rincorrersi di forme geometriche purissime, che trascinano in una atmosfera di grande suggestione.
Da li in poi, per un ‘ora, è un susseguirsi di situazioni affascinanti, dai ritmi serrati, con strabilianti astrazioni che partono dalla fisicità dei corpi degli strepitosi ballerini, per costruire sculture di carme , con figure che si specchiano nelle statue, passaggi tecnici eseguiti con sapienza, movimenti magicamente evocativi.
Si suggeriscono tornei e vita di spogliatoio, fino ad un lungo discorso sui Bonobo, che sarebbe stato meglio fosse recitato in italiano per renderlo fruibile a tutti.
Ma in realtà la narrazione è emozionale, di fatto supera la contingenza drammatirgica, per cavalcarne una sostanzialmente metafisica, assoluta, coinvolgente.
I movimenti ipnotizzano la platea, che segue lo spettacolo con un silenzio incantato, rapita dalle astrazioni stupefacenti, dai corpi che paiono percorrere l’evoluzione della specie, dai movimenti raffinatissimi, che aprono le porte della poesia.
Uno spettacolo premiato da un pubblico numerosissimo, che ha sommerso di applausi tutti gli interpreti e che testimonia l’apprezzamento per le scelte di questa direzione artistica che ha abbraccio la via della qualità.

 

Gianluca Macovez

25 marzo 2024

 

informazioni

IGRA
Idea e regia di Mattia Russo ed Antonio de Rosa
Coreografia di Mattia Russo ed Antonio de Rosa in collaborazione con gli interpreti Edoardo Brovardi, Benoit Couchot, Angela Demattè, Antonio de Rosa, Helena Olmedo Duynslaeger, Giulia Russo, Alberto Terribile
Drammaturgia e scene Kor’sia
Assistenti alla drammaturgia e consulenza artistica Agnes Lopez-Rio, Giaia Clotilde Chernetich
Voce Marc Di Francesco
Spazio sonoro Da Rocha
Idea costumi Luca Guarini ed Adrian Bernal


Udine, Teatro Giovanni da Udine, 23 marzo 2024

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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