Domenica, 20 Aprile 2025
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#segnalazioneDopo l’inaugurazione dello scorso 9 ottobre, il ciclo Beethovenklavier della Filarmonica Romana, dà appuntamento a domenica 23 ottobre (ore 17.30 Sala Casella, via Flaminia 118) con il secondo appuntamento della rassegna dedicata all’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven. Protagonista sarà Leonora Armellini, padovana, classe 1992, ex enfant prodige, vincitrice nel 2010 del premio “Janina Nawrocka” al celebre Concorso Chopin di Varsavia per “eccezionale musicalità e bellezza del suono”, unica donna italiana premiata nella storia del prestigioso concorso, e che si è imposta al grande pubblico grazie anche all’esibizione al 65° Festival di Sanremo, nel 2013, in diretta in mondovisione con l’esecuzione di uno Studio di Chopin. E al pari di Chopin, Beethoven è l’altro compositore di riferimento della giovane pianista, avendo da poco ultimato l’esecuzione integrale dei Concerti per pianoforte di Beethoven con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. 

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#segnalazioneDomenica 23 ottobre alle 18.00 al Teatro Italia, con replica mercoledì 26 alle 18.00 all'Auditorium "Ennio Morricone" dell'Università di Roma "Tor Vergata", si svolgerà il secondo concerto della rassegna "Nuove voci coreane per il Belcanto", nata da una collaborazione tra Roma Sinfonietta e l'Ambasciata della Repubblica di Corea in occasione dell'inaugurazione dell'Istituto culturale coreano a Roma.

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#recensione

Recensione Focus Fortepiano alla Sala Casalla della Filarmonica Romana il 16 ottobre 2016

Nota storica

Con questa nota voglio sfatare alcune leggende metropolitane inerenti fortepiano e pianoforte.
Bartolomeo Cristofori  (Padova, 4 maggio 1655 – Firenze, 27 gennaio 1731) fu cembalaio, organaro e liutaio alla Corte Medicea nonché il più famoso e importante costruttore di clavicembali della sua epoca. Negli ultimissimi anni del Seicento ha delle intuizioni geniali che lo portano nell'Anno di Grazia 1700 a sostituire nella meccanica del cembalo i salterelli con dei martelletti e a dare forma e vita al primo fortepiano della storia della musica. Il nuovo strumento, precursore del pianoforte, all'inizio non ebbe il successo sperato ma verso il 1750 la sua diffusione fu sufficiente a farlo diventare lo strumento prediletto dai maggiori esponenti della musica tra la seconda metà del Settecento e prima metà dell'Ottocento. Le modifiche e le migliorie apportate nel corso di questo periodo dai diversi costruttori lo traformarono nella seconda metà del secolo in quello che noi oggi consideriamo il pianoforte moderno.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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