Venerdì, 22 Novembre 2024
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Recensione del libro il Grande magazzino dei sogni di Lee Mi-Ye , Mondadori

 

Un’incantevole favole contemporanea, per adulti e giovani adulti, che con la delicatezza tipica dei racconti orientali ci narra del meraviglioso mondo dei sogni. Un mondo che svolge un ruolo importante nella nostra vita come scoprirete leggendo.

 

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l'illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c'è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l'euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d'amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita.

Il grande magazzino dei sogni parla dei sogni e del loro potere, di come travolgano e influenzano la nostra vita in maniera profonda. Possono aiutarci a superare i nostri traumi, a trovare il coraggio di cambiare la  nostra vita, a farci rendere conto che amiamo qualcuno e a capire ed apprezzare il bello che abbiamo. Anche gli incubi hanno la loro funzione poiché ci aiutano ad elaborare e superare i traumi, ad affrontare le nostre paure.

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I libri per rendere straordinaria la nostra vita

 

Il 26 marzo 1892 moriva  Walt Whitman, il padre della poesia americana. Dalla sua celebre poesia Non lasciare, ecco un estratto:

 

Non permettere che nessuno

ti tolga il diritto di esprimerti,

che è quasi un dovere.

Non abbandonare l’idea di

poter fare della tua vita

qualcosa di straordinario.

Non permettere che la tua vita

ti passi accanto

senza che tu la viva.

Walt Whitman

 

Non bisogna mai permettere a nessuno di toglierci il diritto di esprimerci, di farci abbandonare l’idea di fare qualcosa di straordinario, di farci vivere pienamente. Bisogna vivere appieno la vita e non lasciarla scorrere come spettatori inermi. Questo ci diceva Whitman già nel 1800, ma è ancora molto attuale. Uno dei modi per non soccombere è proprio leggere, poiché attraverso la lettura diventiamo più consci delle nostre potenzialità e delle possibilità che la vita ci offre.

 

Ecco a voi i libri selezionati per voi:

 

Narrativa

 

Brick for stone di Alessandro Barbero, Sellerio

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È l'anno fatidico 2001. A New York, Harvey Sonnenfeld, agente CIA , ha un'intuizione, una di quelle convinzioni tenaci che non si sa da dove vengano: ci sarà un attentato. «New York conta un bel po' di milioni di abitanti, e nessuno può sapere esattamente quanti stanno preparando un attentato. Loro sono qui e io prima o poi li annuserò». Ingaggia allo scopo un gruppo di persone tanto assurdo quanto efficace. Bobby Fischer, l'unico americano campione mondiale di scacchi, paranoico, ma capace di anticipare un migliaio di mosse; l'immigrato russo Kozlov, un ubriacone, proveniente dall'Afghanistan, ingegnere esperto di ogni tipo di attentato; il professor Koselleck, cacciato dall'università per stalkeraggio contro la moglie, il massimo studioso del pianeta di graffiti offensivi e scritte oscene. Intanto un'ombra si aggira, un altro gruppo affaccendato a tessere una rete di contatti; per loro non è il 2001 ma l'anno 1421 dall'Egira. L'improbabile squadra di Harvey Sonnenfeld da un labile indizio scovato in metropolitana e una conversazione captata per caso, dà l'avvio a una corsa contro un tempo immaginario, in cui si profilano minuziosamente terroristi costruiti sull'equivoco. La fine è nota. Ma il racconto è pieno di tensione e di sorprese, e pervaso dall'ironia di chi, come Alessandro Barbero, sa guardare alla storia con disincanto. 

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Recensione di Qualcuno che ti ami un tutta la tua gloria devastata di Raphael Bob-Waksberg, edito da Einaudi

 

“Le persone si dividono in due tipi: quelle che non vuoi toccare perché hai paura che si spezzino e quelle che non vuoi toccare perché hai paura che ti spezzino.”

 

Dallo sceneggiatore della brillante e originale Bojack Horseman, serie animata su un cavallo antropomorfo bramoso di notorietà, un  romanzo comico, irriverente, devastante che spazia tra differenti generi narrativi. Una raccolta di pagine, disseminate dall’autore negli anni,  intrise di umorismo dark.

 Questo libro contiene: 1. Un uomo e una donna che saltano tutte le fermate della metropolitana della loro vita in attesa dell'occasione giusta. Due sposi costretti dai parenti a sacrificare caproni per assicurarsi la felicità futura. Uno scienziato che fa avanti e indietro da un universo parallelo in cui ha fatto solo le scelte giuste. 2. E altri quindici racconti pieni di umorismo, romanticismo, stravagante surrealismo e sincerità. 3. Una scatenata comicità che nasconde una verità sgradevole che fingiamo di non vedere che a sua volta cela un'amara ironia che svela il dolore di cui siamo composti che prepara il sorriso dell'accettazione bagnato dalle lacrime per l'essere vivi. 4. Elenchi puntati. 5. Chiunque abbia visto qualche puntata di BoJack Horseman sa che il talento di Raphael Bob-Waksberg si sviluppa in una cifra unica, personalissima: quella in cui l'ironia piú amara diventa un bisturi affilatissimo che taglia i nodi delle relazioni umane. Le nostre fragilità, il desiderio di essere amati, di essere riconosciuti dall'altro, la nostra ricerca di qualcosa che illumini le ombre che ci portiamo dentro. 6. Leggendo questi racconti preparatevi a essere devastati e ricostruiti pezzo a pezzo. 

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Recensione del libro Finché divorzio non vi separi di  Giuseppe Culicchia, edito da Feltrinelli

 

Sarà che ad oggi quella di dire male del matrimonio è quasi una moda da cui non ci si può sottrarre: quando un amico si sposa ci sentiamo sempre e comunque in dovere di chiedergli, con sulle labbra un sorriso ironico quasi di scherno “ma sei sicuro?”; quando però quell'amico è Giuseppe Culicchia con il suo nuovo romanzo finché divorzio non vi separi e la dissacrazione goliardica diventa letteratura, tanto vale soffermarsi sulla questione.

Il romanzo è, a detta stessa dell'autore, un corso prematrimoniale uscito per la Feltrinelli lo scorso Ottobre. Se fino agli anni Sessanta, questo l'incipit, chi voleva divorziare era costretto o costretta a convivere con il suo  carceriere, negli anni Sessanta il divorzio è stato a tutti gli effetti una conquista. Peccato che, nonostante ci si sposi con amore - e quanto amore -, il boom dei divorzi è un dato di fatto (specie da dopo la pandemia, verrebbe da aggiungere, chissà come mai). E se sul divorzio avete qualche dubbio, Culicchia il dubbio ve lo fa passare, spiegandovi per filo e per segno tutte le fasi che il vostro amoreunicogrande attraverserà, trasformandosi prima nel più grande guaio commesso da voi in prima persona, e con anche l'aggravante dello stato di coscienza, fino a ridursi ad una bazzecola burocratica, quando del vostro matrimonio rimarranno solo le carte del divorzio. Il libro è diviso in tre perché ciascuno abbia la sua guida: per lui, per lei e la parte LGBT. Perché tutti gli amori, in qualsiasi modo, sembrano dover fare la stessa identica fine.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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