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Il restauro della Madonna del latte di Murillo: l’occasione per riscoprire un capolavoro e i suoi segreti
Recensione della mostra Occhi come lanterne danzanti. Storia e restauro della Madonna del latte di Murillo dal 19 maggio all’11 luglio 2021 presso Gallerie Nazionali d’Arte Antica – Palazzo Barberini
Il grande pubblico di oggi conosce poco la Madonna del latte del pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo. Ma non è sempre stato così: in passato figurava tra le opere più ammirate della Galleria Corsini, tanto che il suo nome trova posto in diversi resoconti di viaggio, diari, articoli di giornale, addirittura in lettere. Le più celebri delle quali portavano nientemeno che la firma di Gustave Flaubert. Nel 1851, infatti, in riferimento alla tela lo scrittore francese dopo aver dichiarato alla madre «c’è da diventare pazzi», rincara la dose con il fraterno amico Louis Bouilhet: «sono innamorato della Vergine di Murillo della Galleria Corsini. La sua testa mi perseguita e i suoi occhi continuano a passarmi davanti come due lanterne danzanti». E osservando i tratti di questa Madonna così umana, si capisce bene perché.
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