Marietta non sta troppo bene. Si porta dentro una continua tensione tra il passato, ciò che ci ha lasciato la nostra famiglia, e il futuro, ciò che desideriamo. Un’inquietudine continua tra il “cosa dovremmo fare” e “cosa vogliamo fare”. Una torsione ulteriore, per rispondere a “ciò di cui abbiamo bisogno”. Strizzata come uno straccio, Marietta si contorce in una grande cucina – teatro dei piccoli e grandi drammi quotidiani, fortezza degli spettri della tradizione e delle forze rivoluzionarie dell’innovazione. Che il Signore ci accompagni.
Add a comment