Domenica, 24 Novembre 2024
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Sabato 14 marzo, alle ore 21, il Teatro La Fenice di Senigallia ospita la Prima Nazionale del nuovo spettacolo di Neri Marcorè, “Di mare e di vento – Viaggio nella musica di Gianmaria Testa”.
Il poliedrico artista, reduce dai successi in tv ne “Gli stati generali” e in teatro con “Tango del calcio di rigore”, ha scelto le sue Marche per il debutto di questo nuovo spettacolo, che segue le tracce del libro “Da questa parte del mare” di Gianmaria Testa.

Neri Marcorè (voce e chitarra) ci accompagna in questo viaggio con il rispetto e l’eleganza che ha contraddistinto i suoi precedenti lavori di musica e parole sull’opera di Gaber e di De Andrè, accompagnato da Stefano Cabrera al violoncello e da Domenico Mariorenzi al pianoforte e alla chitarra.

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Dopo il successo dello spettacolo La lotta al terrore, andato in scena per 62 repliche in 50 città italiane, Lucia Franchi e Luca Ricci con la compagnia CapoTrave continuano a esplorare l’universo sociale e politico contemporaneo, firmando un nuovo lavoro: Piccola Patria, in scena al Teatro Argot di Studio di Roma, dal 20 al 23 febbraio, con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori, interpreti della pièce.

Ambientata nel nostro presente, in una cittadina di provincia non specificata, dove si sta per svolgere un referendum che decreterà l’eventuale autonomia dall’Italia, la vicenda si sviluppa su tre giorni: il giorno antecedente, il giorno stesso e quello successivo al voto. Il vorticoso climax di tensione innescato dall’imminente scelta politica fa emergere le contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano nella relazione tra i tre protagonisti. Quando si rompe qualcosa, altre lacerazioni si vengono a creare incidentalmente, e ogni rottura ne porta altre, sia nei rapporti tra le persone, sia interni alle persone stesse.

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Fino a che punto possono arrivare l'affetto e il prendersi cura dei propri cari? È sano preservare le persone amate dalla crudele verità? Si può rimanere intrappolati nelle nostre stesse macchinazioni?

La salute degli infermi danza intorno a questi interrogativi con la leggerezza e l’ironia che ci insegna Cortázar e utilizzando il gioco teatrale come porta per rendere possibile l’impossibile.
Un gioco continuo, tra reale e fantastico, ironia e tensione.

Concretezza, silenzio e attenzione al piccolo sono stati gli strumenti per la creazione di una partitura fatta di gesti e parole, ritmi e sospensioni, sorrisi e lacrime, musiche e silenzi.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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