Un dialogo immaginario fra Alan Turing e sua madre, tra lettere forse mai scritte e dialoghi forse mai avvenuti. A scandire il ritmo di questa conversazione fuori dal tempo le voci del Tribunale, dove in nome della Regina si decide la rovina di una delle menti più geniali del XX secolo.
Pur attraverso una libera ricomposizione, gran parte delle parole, dei concetti e degli episodi raccontati in questo spettacolo sono stati realmente pronunciati, lasciati scritti e accaduti ad Alan Turing.
Presentato in anteprima al GAROFANO VERDE 2008 – scenari di teatro omosessuale – rassegna curata da Rodolfo di Giammarco, e nella stagione successiva sempre al Teatro Belli, lo spettacolo ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica.
Nel 2012, in occasione del centenario della nascita del grande matematico, lo spettacolo è tornato in scena a Roma, Milano e Venezia. In quella occasione Editori Riuniti ha pubblicato il volume contenente il testo integrale dello spettacolo. Proprio grazie al grande successo ottenuto a Milano lo spettacolo è stato inserito nella programmazione del Teatro Stabile di Torino, dove è stato presentato nel 2013.
Nel 2014 lo spettacolo è stato invitato in Argentina dall'Istituto di Cultura Italiano, ottenendo un successo clamoroso nelle recite di Buenos Aires e Mendoza.
Lo spettacolo torna in scena in occasione della grande curiosità ed interesse suscitati dal personaggio di Alan Turing grazie all'uscita del film “The Imitation Game” di Morten Tyldum, con Benedict Cumberbatch.
redazione
9 marzo 2015
informazioni
TEATRO BELLI
dal 10 al 15 marzo
Diritto & Rovescio in collaborazione con Teatro Belli e Garofano Verde 2008 presentano
Alan Turing e la mela avvelenata
di Massimo Vincenzi
con Gianni De Feo
voce fuori campo di Stefano Molinari - musiche di Francesco Verdinelli
regia di Carlo Emilio Lerici