L’arte della gioia è la storia di Modesta che – nata nel 1900 da una famiglia poverissima della Sicilia – attraverso la volontà lucida di essere felice senza soccombere ai pregiudizi affronta la vita, passando dal convento all’aristocrazia, con un’esplosione di vitalità, erotismo, intelligenza e dolore.
È un personaggio amorale, alla ricerca appassionata e sensuale dell’autocoscienza e dell’autodeterminazione, capace di sfidare la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. Un modello di donna anomalo, spiazzante, che cattura.