Le parole di Rita si muovono con il tempo del ricordo, avanti e indietro, ripescando emozioni, pensieri, tranche de vie, pennellate di sottile ironia e profondissime riflessioni sulla vita, contrappuntate da una struttura di videoclips che ricostruiscono un possibile mondo mentale e l’immaginario artistico della scienziata attraversato dai lampi pittorici dei suoi artisti preferiti. La bellezza sorprendente delle visioni al microscopio filmate da lei stessa, l’infinitamente piccolo della natura e le architetture sonore di Bach, la grazia di Mozart e la gravitas di Beethoven che riporta le sue ossessioni infantili, l’angoscia della guerra e i palpiti di una giovane donna che decide il suo destino in un’epoca storica in cui questa libertà non era affatto ovvia.
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