Publio Terenzio Afro, autore spesso considerato dai suoi contemporanei “troppo moderno”, ha scritto sei commedie “palliate” ispirate ad un modello greco, diversamente dalle “togate” di ambientazione romana, operando una vera e propria riforma nell’ambito di questo genere, inserendovi nuovi contenuti ideologici ed attingendo dalla “NEA”, la commedia nuova ellenica di cui Menandro è l’esponente più noto. La carriera drammaturgica di Terenzio, non fu certo facile come quella di Plauto, forse perché nella sua opera non troviamo l’esuberanza, le acrobazie verbali, i giochi di parole del sarsinate.
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