Gabriele Lavia, dopo Sei personaggi in cerca d’autore e L’uomo dal fiore in bocca... e non solo, chiude la sua personale trilogia pirandelliana con I giganti della montagna, “l’ultimo dei miti, testamento artistico di Luigi Pirandello, il punto più alto e la sintesi di tutta la sua poetica”. La nuova produzione della Fondazione Teatro della Toscana, in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino e il Teatro Biondo di Palermo, debutta al Teatro Eliseo dal 13 al 31 marzo.
Una compagnia di teatranti guidata dalla contessa Ilse arriva alla villa detta La Scalogna, dove vive uno “strano” mago che dà loro rifugio: Cotrone, che dice di essersi fatto “turco” per il “fallimento della poesia della cristianità”.
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