Sabato, 02 Novembre 2024
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“Parlami d’amore Mariù” inaugura il 54° Festival teatrale di Borgio Verezzi

 

A Verezzi si torna a teatro: venerdì 24 e sabato 25 luglio alle 21.30 sul palco di piazza Sant’Agostino andrà in scena “Parlami d’amore Mariù”, una prima nazionale realizzata appositamente per il Festival dal regista e produttore Francesco Bellomo.

Sul palco ci saranno Paolo Conticini, per la prima volta a Verezzi, e Rocío Muñoz Morales, che torna al Festival dopo il successo dello scorso anno con “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore”. Alla coppia si aggiungono l’attrice Alessandra Ferrara e il tenore Alessandro D’Acrissa, che eseguirà dal vivo le canzoni di Cesare Andrea Bixio accompagnato dal pianista Andrea Biagioli. 

Un titolo che viene naturale canticchiare, piuttosto che leggere: “Parlami d’amore Mariù” è la canzone più famosa di Bixio, quella che l’autore dedicò alla moglie. A Verezzi, grazie al regista Bellomo, diventa un testo teatrale scritto da Paolo Logli, che prende spunto da lettere, cartoline e diari di gente comune, per ripercorrere i momenti salienti del 900, facendo rivivere sul palco le vicende che hanno fatto da sfondo alla creazione della canzone italiana di Bixio. 

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Barbara De Rossi e Francesco Branchetti sono gli attesi protagonisti al TEATRO ROMANO DI FERENTO (VT) giovedì 30 luglio alle 19:30 per una serata di grande teatro. Accanto a loro sul palco ci saranno anche i mimi Umberto Bianchi e Raffaella Zappalà, la regia è curata da Francesco Branchetti, le musiche sono di Pino Cangialosi.

 

 “IL DIARIO DI ADAMO ED EVA” (Recital a due voci)  da Mark Twain, con la traduzione ed elaborazione di Maura Pettorruso, torna in scena dopo aver debuttato al Festival Teatrale di Borgio Verezzi nell’estate 2018 e dopo una lunga tournée.

Lo spettacolo proseguirà poi il 3 agosto a San Marco in Lamis (FG) e l’8 agosto a Calvi dell’Umbria: 

“Mark Twain, attingendo al mito della Creazione, - spiega Francesco Branchetti -  narra come siano andate le cose tra l’uomo e la donna in una chiave ironica, umoristica ma anche fiabesca e romantica e racconta come possa essere nata l’attrazione tra i due sessi. Il testo a due voci inizia con l'apparizione di Eva, che Adamo vede come una creatura bizzarra e fantasiosa; Adamo si ritrova un bel giorno a dover fare i conti con questa nuova   strana creatura «Questo nuovo essere dai capelli lunghi… Non mi piace, non sono abituato ad avere compagnia». Nel racconto le due voci si avvicendano in modo commovente e allegro. Eva una creatura molto bizzarra e fantasiosa ma anche romantica, vanitosa e chiacchierona, sempre interessata a dare nomi agli animali, alle piante e al creato.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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