Domenica, 24 Novembre 2024
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Un borghese gentiluomo senza epoca

Recensione dello spettacolo Il borghese gentiluomo andato in scena al Teatro Verdi di Pisa il 21 e 22 gennaio 2017

Il borghese gentiluomo è una delle comédie-ballet di Molière e fu rappresentata per la prima volta al castello di Chambord il 14 ottobre 1670 in onore di Luigi XIV. La versione a cui il pubblico ha assistito nel 2017 non è ambientata nella Francia del Seicento, non è nemmeno ambientata ai giorni nostri, non ha un’ambientazione storica definita, ma un miscuglio di epoche in cui riusciamo a riconoscere anche i giorni nostri.

Armando Pugliese, regista dello spettacolo, ha dunque messo in scena questo borghese fuori dal tempo. La grande interpretazione di Emilio Solfrizzi nelle vesti del protagonista Jourdain ha saputo rendere al meglio il grande testo del drammaturgo francese. Sul palcoscenico insieme a Solfrizzi altri 10 attori hanno fatto ridere, divertire e riflettere il pubblico: Anita Bartolucci (Madame Jourdain), Viviana Altieri (Lucilla), Lisa Galantini (Nicole), Roberto Turchetta (Cleonte), Cristiano Dessì (Coviello), Fabrizio Contri (Dorante), Lydia Giordano (Dorimène), Nico Di Crescenzo (Maestro di musica e aiutante del sarto), Elisabetta Mandalari (Maestro di ballo e aiutante del sarto) e Simone Luglio (Maestro di filosofia e un Muftì).
Andrea Taddei ha ideato una scenografia fissa, che rappresenta la casa del protagonista: un impianto tripartito, al centro una sorta di “teatrino” con una tendina e una pedana sulla quale vengono allestiti degli spettacoli per Jourdain. Ai lati del palcoscenico due quinte da cui entrano ed escono i vari personaggi. In questo ambiente non sono presenti arredi di scena: solo nel secondo atto, durante la cena tra Jourdain e la marchesa Dorimène è presente un piccolo ma elegante tavolo imbandito e due sedie.
Come detto in precedenza questo borghese gentiluomo non ha un’ambientazione storica definita, per cui l’idea del regista e della costumista Sandra Cardini è stata quella di realizzare abiti di epoche e paesi diversi: il dramma satiresco della commedia greca, l’Ottocento, La Commedia dell’arte, i costumi arabi ed anche i gironi nostri.
Il pubblico è rimasto molto soddisfatto di questo allestimento, dimostrandolo con risate e applausi a scena aperta a tutti gli attori. Per i saluti finali, gli interpreti sono stati richiamati più e più volte sul palcoscenico per essere applauditi.

Gabriele Isetto

24 gennaio 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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