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Una febbre del sabato sera fra teatro e cinema

Recensione dello spettacolo La febbre del sabato sera andato in scena al Teatro Nuovo di Milano dall’8 dicembre al 29 gennaio 2017

Domenica 29 gennaio si è concluso al Teatro Nuovo di Milano il musical La febbre del sabato sera. Lo spettacolo è stato allestito da Claudio Insegno, in occasione del 40° anniversario dell’uscita del film. In questo show si è fatto molto uso delle videoproiezioni, trasmettendo i titoli di testa e di coda e anche per la realizzazione della scenografia.

Il regista ha voluto dare a questo musical un impianto quasi cinematografico e quando si apre il sipario, sul fondo viene proiettato un video con la veduta di New York su cui appaiono i nomi del regista e di tutti i protagonisti; ugualmente a fine spettacolo dopo i saluti, il pubblico può assistere se vuole ai titoli di coda.

Il cast, composto da ventidue bravi attori e cantanti di musical,  più volte ha suscitato le risate del pubblico con le sue battute. I personaggi più applauditi sono stati: Giuseppe Verzicco (Tony Manero), Anna Foira (Stephanie) e Giada D’Auria (Annette), Luca Spadaro (Bobby), David Negletto (Gus), Samuele Cavallo (Double J), Francesco Lappano (Joy), Gianluca Sticotti (Dj Monty), Gaetano Ingala (Frank Manero) e Alessandra Sarno (Flo Manero).

Le canzoni, composte da David Shire, sono state cantante in inglese con orchestra dal vivo. Nel finale anche il pubblico ha avuto l’occasione di cantare la famosa Stayin’ Alive insieme al cast, sceso in platea. 

Come già detto, le scenografie (firmate da Roberto e Andrea Comotti) sono state realizzate usando delle videoproiezioni. Per alcune scene sono stati utilizzati anche alcuni arredi: un letto, un cassettone e un tavolo apparecchiato per la casa di Tony, una sbarra e degli specchi per la sala da ballo, una trave di ferro per il ponte, una consolle e una strobosfera per la discoteca ecc.

Graziella Pera ha realizzato costumi in stile anni Settanta, molti dei quali ispirati al film; ad esempio se si osserva la locandina di quarant’anni fa, si può notare che i costumi dei due protagonisti sono praticamente identici. Interessante è stato uno dei tanti costumi indossati da Gianluca Sticotti (Dj Monty), in rapporto con le luci di scena, che rifletteva creando un “effetto specchio”.

Da un punto di vista scenico, nel complesso è stata una produzione dignitosa, anche se lascia un po’ a desiderare rispetto a quella messa in scena alcuni anni fa dalla Stage Entertaiment.

Il pubblico comunque per tutta la durata dello spettacolo è stato molto attento e vista la buona riuscita dello spettacolo, vi segnaliamo che questo musical toccherà molti altri teatri italiani tra cui Bologna, Roma, Torino e Genova. 

 

Gabriele Isetto

31 gennaio 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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