Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Rassegna al femminile al Teatro Brancaccino: Una stanza tutta per lei

In via Mecenate 2 sede del Brancaccino, dal 9 al 24 marzo 2017, in scena 8 spettacoli della rassegna al Femminile "Una stanza tutta per lei", ad aprire la manfestazione Michela Andreozzi con L'amore al tempo delle mele.

È giunta alla seconda edizione la rassegna tutta al femminile "Una stanza tutta per lei" al Teatro Brancaccino di Roma, fortemente voluta dalla produttrice-attrice Marioletta Bideri, l'ideatrice di una  kermesse che "potesse permetterci di fare un viaggio nel cuore, nella mente, nelle emozioni delle donne e che riuscisse a parlare alla pancia degli spettatori".

È questo il manifesto d'intenti della rassegna che vuole far luce sulla condizione della donna del XXI secolo, che ha raggiunto il riconoscimento della parità a livello giuridico, ma che è costretta a combattere contro una cultura ancora impregnata di maschilismo. La direzione artistica è affidata a Daniele Salvo, giovane attore e regista di talento, che si avvale della collaborazione di Melania Griffi, attrice e cantante che vanta lavori con Luca Ronconi, Roberto Guicciardini, Giorgio Albertazzi, Giuseppe Patroni Griffi e non solo. Già i soli direttori dei lavori sono garanzia della qualità di questo contenitore al cui interno ci sono 8 attrici, ognuna con il suo spettacolo che porta in scena una sfaccettatura del complesso mondo femminile.

Lo spettacolo vivace e spumeggiante di e con Michela Andreozzi, L'amore al tempi delle mele, ha fatto da apripista, debuttando il 9 marzo. La talentuosa attrice romana ha messo in scena uno spettacolo che propone dal 2010 e che riprende alcuni dei suoi personaggi cult dai tempi di Colorado: Azzurra Doffi Buzzi, la donna botox, la sessuologa di Cioè, Enrichetta, la compagna di liceo sfigata. Il leit motiv che percorre l'esilarante pièce sono i mitizzati anni '80, in cui la stessa Andreozzi è stata adolescente. Ci ripropone l'atmosfera di quegli anni e la vita da adolescente in cui le cose fondamentali erano il telefono, il diario, lo specchio, la stanza e i primi amori. Ad intermittenza anche le performances canore della protagonista con le musiche dal vivo di Alessandro Greggia. Il pubblico in sala si è mostrato partecipe e divertito, come previsto da molti momenti interattivi della rappresentazione. Tante poderose risate hanno riempito la sala, soprattutto in alcuni passaggi comici su Azzurra Doffi Buzzi e la sessuologa di Cioè.

Una stanza tutta per lei è iniziata, quindi, all'insegna del divertimento e dell'ironia e Michela Andreozzi si rivela un'ottima scelta del direttore artistico per inaugurare l'evento. La bravissima attrice, cantante e autrice è anche un'icona di emancipazione per il mondo femminile. In molte interviste, tra cui alcune significative a Vanity Fair del 2015 e del 2016, ha sempre ribadito il diritto di una donna di non essere identificata "con le sue ovaie". Ha espresso più volte la libertà dai ruoli di moglie e madre e anche ora che si dichiara felice con il marito Massimiliano Vado, continua a ribadire la sua scelta di non aver avuto figli e di essere arrivata alla vita di coppia per amore, mentre precedentemente si era sentita libera di scegliere di vivere relazioni anche con uomini più giovani. Parole che ancora fungono da scossone all'imperante cultura maschilista.

 

Mena Zarelli

19 marzo 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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