Mercoledì, 26 Marzo 2025
$ £

Behind the Light al Teatro Vascello: la luce dell’arte nella tempesta della vita

Recensione dello spettacolo"Behind the Light" andato in scena dal 21 al 23 marzo 2025 al Teatro Vascello di Roma

 

"Behind the Light" segna il ritorno di Cristiana Morganti sul palco con un assolo che fonde parola e movimento in un'intima confessione artistica e umana. Dopo il successo di "Jessica and Me" (2016) e "Moving with Pina" (2017), l'artista italiana, storica interprete del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, trasforma una crisi esistenziale in un inno alla rinascita, oscillando tra ironia e poesia.

Su una scena essenziale, pochi oggetti scelti con cura diventano catalizzatori di significati, mentre il collage sonoro abbraccia generi contrastanti: dal barocco di Vivaldi al punk-rock di Peaches alla sperimentazione elettronica di Ryoji Ikeda. Questo fluire musicale accompagna l'artista in una narrazione che alterna danza e parola, confessione e autoironia, dramma e leggerezza.

Uno dei momenti più travolgenti è il suo sfogo sui dogmi imposti dall’esperienza con Pina Bausch, un monologo affilato come una lama che demolisce le rigidità e le aspettative incrollabili di chi si forma sotto un'icona del Tanztheater. Morganti ne smaschera le trappole con sarcasmo, svelando il paradosso di un linguaggio che si voleva libero ma che, col tempo, è diventato gabbia. Poi, con feroce ironia, gioca con l'assurdità stessa dell’interpretazione, sfidando lo spettatore con il suo impossibile tentativo di spiegare lo spettacolo. Un’operazione volutamente destabilizzante, che sovverte ogni convenzione e ridicolizza l’ansia di chi cerca significati razionali in un’arte che vive di emozione e istinto.

La crisi personale diventa universale: il crollo delle certezze, il senso di smarrimento, l'effetto domino che trasforma ogni inciampo in una caduta senza fine. Eppure, il dolore non si fa mai autocompiaciuto: viene sdrammatizzato, attraversato con la risata, rovesciato in energia creativa. Si ride e ci si commuove con lei, in un processo catartico che non lascia tregua. Il montaggio di scene alterna esplosioni vitali a momenti di profonda introspezione, culminando in un finale che invita a lasciarsi andare al flusso dell’esistenza senza cercare di spiegarla troppo.

Morganti si concede al pubblico con generosità, componendo un alfabeto dei sentimenti universale in cui ognuno si rispecchia, tra fragilità e slanci di vita. "Behind the Light" è una confessione danzata che tocca corde profonde, trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni senza via di fuga. E proprio quando sembra che tutto sia stato detto, arriva l’ultimo istante: un battito sospeso, un respiro trattenuto, una luce che si spegne lasciando nell’aria la voglia irresistibile di gridare: "Ancora, ancora, ancora!".

 

 

Alessia Fortuna

24 marzo 2025

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori

Search