Sabato, 29 Marzo 2025
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Un chiaroscuoro "Edipo Re" di Andrea De Rosa al teatro Vascello

Recensione dello spettacolo Edipo Re in scena al teatro Vascello dal 4 al 9 marzo 2025

 

L'Edipo re di Andrea De Rosa, regista anche d'opere liriche e vincitore del “premio Ubu” nel 2021, si concentra sulla ricerca sfrenata di conoscenza, a tutti i costi, dal sapore profondamente drammatico e evocativo. Una tragedia greca dal taglio sperimentale.

La storia si diparte dalla crisi della città di Tebe, che sfinita per la peste ne ricerca una causa e un aiuto presso gli dei. Il re, che a suo tempo sconfisse la sfinge, ignaro della terribile verità e del proprio passato si prende la responsabilità della soluzione. 

Si tratta di un viaggio in avanti e a ritroso, il cui significato è scoprire sé stessi e la propria origine, cose che spaventano e attirano l'uomo al tempo stesso. Questo dualismo è cardine di tutta l'opera e del percorso del protagonista Edipo, personaggio interpretato da Marco Foschi. Come lo è la continua duplicità tra colpa e fato presentati al pubblico giudice, il quale deve stabilire chi sia il principale artefice del misfatto scatenante la punizione per la città. 

Partendo da un testo molto simbolico in cui c'è chi s'acceca per non continuare a vedere sia il male causato che le proprie colpe, anche la messa in scena lavora sul medesimo livello, soprattutto attraverso un gioco di luci molto elaborato e installazioni sceniche che creano un'atmosfera chiaroscura, cupa e rituale e una scenografia accattivante, complessa, elettrizzante, quasi un sistema planetario.

Il rapporto dell'uomo con gli dei e col soprannaturale viene sottolineato, è quasi centrale nella rappresentazione. Vale per il popolo espresso dal “coro”, ma soprattutto per il protagonista che si strugge nei dialoghi e invocazioni col dio Apollo “obliquo” e con l'imparziale indovino Tiresia, interpretati dall'eclettico Roberto Latini.

Il lavoro attoriale và fino in fondo nell'espressione emotiva, raggiunge una notevole densità e drammaticità toccando punte viscerali accompagnate da lamenti e strida espressi dal coro e amplificate da sonorità evocative estreme di sottofondo.

Marco Foschi esprime bene la follia incontrollata dell'eroe, la “hybris” tipica delle tragedie greche, con la tracotanza e gli eccessi nell'agire, su cui la paura poi prende il sopravvento. Solo il finale perde un po' d'interesse e incisività in una direzione commiserativa.

 

Demian Antonio Aprea

9 Marzo 2025

 

informazioni

dal 4 AL 9 Febbraio 2025

Teatro Vascello

EDIPO RE

Testo : Sofocle
Traduzione : Fabrizio Sinisi 

Adattamento e regia : Andrea De Rosa 

Con : Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée, Fabio Pasquini, Francesca Cutolo,   

          Francesca Della Monica
Scene : Daniele Spanò
Luci : Pasquale Mari 

 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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