Recensione dello spettacolo La leggenda del santo bevitore in scena al teatro India dal 25 febbraio al 2 marzo 2025
Carlo Cecchi noto attore e regista teatrale e cinematografico, vincitore di premi “Ubu” e “David di Donatello” si cimenta in un monologo tratto dall'ultima opera di Joseph Roth che lo vede nei panni di un vagabondo ubriacone alla presa con incontri miracolosi e la sfida a sé stesso, all'alcool e al destino.
Dalla stessa scrittura ha preso spunto il film omonimo vincitore di diversi premi e interpretato dall' attore olandese Rutger Hauer e diretto da Ermanno Olmi nel 1988.
La narrazione cresce nel corso dell'opera, aumentando via via la curiosità dello spettatore e spingendolo a chiedersi se il povero protagonista riuscirà nel suo obiettivo nonostante le ripetute avversità.
Tra avvenimenti caramboleschi e miracolosi, Cecchi dall'alto dei suoi ottantacinque anni alterna dolcezza, semplicità e un velo di ironia per colorare questo simpatico personaggio da favola, che proprio non ce la fa con la vita. L'attore utilizza le difficoltà dovute all'età e incontrate in scena trasformandole in valide caratteristiche del personaggio.
Si parte dal pretesto di un libro che legge una ragazza e che lo stesso attore “impersona”, con un barista come interlocutore. La presenza delle due comparse appare piuttosto inutile, come forse anche la scenografia è un pò didascalica ma non veramente essenziale allo svolgimento.
Lo spettacolo tuttavia appare quale richiamo al piacere della lettura.
Il buon Andreas, con un passato da minatore e un periodo in prigione, tra sante e prostitute di cui ora innocentemente si appassiona, è un uomo fragile, perduto e sprovveduto ma dai sentimenti puri. Sicuramente ottiene la simpatia del pubblico e sembra alle prese col “gioco dell'oca” in un continuo tornare a costanti abitudini e incontri, ripartendo sempre da zero ciclicamente.
Il passato che riappare sotto varie forme è sicuramente uno dei temi centrali, assieme alla netta rassegnazione del protagonista al destino, l'incapacità ormai di stabilire una minima direzione di vita, principalmente per il contrasto e la dipendenza dall'alcool, quest'ultimo altro soggetto della storia.
E tuttavia un innegabile onore lo spinge a voler ripagare un debito nonostante le approssimative condizioni di vita. Il destino è bizzarro, quasi un'entità a sé, che si prende gioco di noi.
Il dramma della vita viene riportato con leggerezza tanto che l'epilogo in fondo non risulta avere rilievo.
Demian Antonio Aprea
28 Febbraio 2025
informazioni
dal 25 Febbraio al 2 Marzo 2025
Teatro India
LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE
Adattamento e regia : Andrée Ruth Shammah
Con : Carlo Cecchi, Claudia Grassi e Giovanni Lucini