Martedì, 04 Marzo 2025
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Tutti ‘Locos’ per l’Opera a Talmassons

Recensione di ‘Opera Locos’ in scena presso l’Auditorium comunale di Talmassons il 22 febbraio 2025

 

Ancora un gioiello nella programmazione dell’Ert: ‘Opera Locos’, vincitore nel 2019 del premio Max come Miglior spettacolo musicale di Spagna, arriva in Italia e l’Ente Teatrale Regionale del Friuli Venezia Giulia lo inserisce  nella stagione  di ben sei dei teatri aderenti alla sua rete.

Lo spettacolo è il racconto , senza parole, di uno spaccato della vita di cinque cantanti lirici, l’occasione per mettersi a nudo, rivelare passioni e speranze, aspettative e paure, il tutto a colpi di romanza, mescolati a brani pop e rock.

Un modo divertente per parlare di musica, ma anche forse soprattutto, di sentimenti.

L’opera non è il fine, ma lo strumento per portare in palcoscenico il racconto dell’ansia di chi deve andare in scena e si sente valutato non per chi è ma per un acuto riuscito o meno. Si raccontano la solitudine e l’ansia. Viene rappresentata la fatica a costruire rapporti  quando la vita è girovaga e la fragilità che l’essere sensibili ti tira addosso.

Tutto con il sorriso, con garbo , ma non per questo con meno vigore.

Sul palcoscenico cinque autentici cantanti che normalmente partecipano alle stagioni liriche dei principali teatri di Spagna, chi come Donna Anna del ‘Don Giovanno’, chi  come Despina, chi  quale Pinkerton della ‘Madama Butterfly: Irene Palazón, Mayca Teba, Jesús Álvarez,Enrique Sánchez-Ramos e Jesús García Gallera.

Diciamo subito che il loro è un compito vocalmente arduo: cantano su basi registrate, quindi non adattabili allo stato della serata, ogni sera, mettendo a dura prova le corde vocali.

Oltretutto passano nel giro di pochi secondi dall’opera al rock, in un turbinio  di arrangiamenti arditi.

Poco importa se qualche nota appare ‘aggiustata’ o se le prove vocali degli interpreti sono eterogenee: non siamo ad un saggio di canto ma ad uno spettacolo teatrale ed il risultato è godibilissimo, anche per chi non è avvezzo al melodramma.

In un’ora e mezzo si sente di tutto: dal ‘Va Pensiero’ affidato a voci solistiche, che diventa rock; alla Traviata che d’improvviso si trasforma in canzone napoletana; il ‘Flauto Magico’  che diventa la colonna sonora d Titanic.

Quasi un leit motiv un ‘Nessun dorma’ che si strozza, facendo pensare al tenore Alfredo, caduto nell’alcolismo,  di scegliere la via del suicidio. Un  amore intenso ma sofferto, quello per Maria, lo porterà a credere in sé, a rinunciare ai propositi autolesionistici ed ad a ritrovare, grazie all’amore,  la voce, per eseguire alla fine dello spettacolo una versione potente dell’aria di Calaf. 

Se il tenore corona il sogno d’amore con il soprano, il baritono finisce fra le breccia del controtenore ed il mezzosoprano punta ad un simpatico signore in platea.

Viene da ridere al momento, ma il racconto di fatiche e solitudini  fa riflettere sul ruolo dell’artista, che non è solo il turbinio dei colori della bella scena di Tatiana de Sarabia e David Ottone , ma anche tanto sudore, tante lacrime, tante aspettative

Molti  i momenti notevoli.

Impossibile ricordarli tutti ma certamente è uno rilevantissimo  è quello in cui il mezzosoprano, vestita come una Nina Hagen degli anni d’oro, canta una  suadente e credibile «Mon coeur s’ouvre à tavoix», dal ‘Sansone e Dalila’,  che nel corso delle battute diventa una riuscitissima ‘I will always love you’.

Come passare da  Saint-Saëns  a Whitney Houston convincendo in entrambi.

C’è una sorta di riassunto di ‘Un bel di vedremo’ che regala comunque, pur nella brevità dei tempi, il pathos di Butterfly, cantato da, Maria che a fine spettacolo proporrà entrambe le arie della Regina della Notte, in una cavalcata sfrontata e coraggiosa, che non la disarciona.

Il baritono Enrique Sánchez-Ramos, voce interessante per colore e volume, scorrazza nel repertorio, affiancando ‘Granada’  e ‘Rigoletto’, con bravura.

Jesús Álvarez è molto intenso nel ‘Vesti la Giubba’, brano di cui sa proporre l’atmosfera straziata senza cadere, non facile visto il tipo di  spettacolo, nella caricatura.

Una serata vincente, quindi, premiata da applausi, urla di approvazione, innumerevoli chiamate al proscenio ed un piacevole bis.

Merito di una compagnia, guidata da Yllana, veramente arguta e preparata.

Merito della programmazione ardita dell’Ert, che sa proporre spettacoli interessanti e non scontati, spesso fuori dai circuiti più popolari.

Ma merito anche del pubblico presente, che aveva da giorni  esauriti tutti i posti e che ha risposto alla proposta teatrale con una disponibilità, un’arguzia, una prontezza, che è raro trovare ovunque, e  che non ti aspetti di scoprire così vivace in un paese di meno di 4000 abitanti.

Una gioia vedere un dialogo così vivace tra palcoscenico e platea, che dimostra ancora una volta quanto l’ operato di realtà come l’Ente Regionale Teatrale  sia importante. Di come seminare cultura sia azione faticosa ma preziosa. 

Di come sia determinante mettere ai vertici degli entri culturali persone che non abbiano solo un curriculum lucente, ma una chiara visione della politica culturale da portare avanti, che nulla deve avere a che fare con la partitica, le spartizioni, i calcoli elettorali.

Perché la cultura vera deve essere libera da ogni zavorra e spargere generosamente semi si sapere in un territorio che, il pubblico di Talmassons lo dimostra, se ben irrorato sa essere terreno fecondo.

 

 

redazione

24 febbraio 2025

 

informazioni

 

OPERA LOCOS

soggetto originale di Yllana e Rami Eldar

ideazione, regia e produzione di Yllana

direttori artistici David Ottone e Joe O’Curneen (Yllana) 

coreografia Carlos Chamorro 

scenografia Tatiana de Sarabia e David Ottone 

disegno luci Pedro Pablo Melendo e Enrique Toro 

costumi Tatiana de Sarabia 

musica registrata dall’Orchestra Sinfonica VERUM, diretta dal Maestro Manuel Coves

direzione musicale: Marc Álvarez e Manuel Coves

 

personaggi ed interpreti:
Soprano “MARIA”: Irene Palazón
Mezzosoprano “CARMEN”: Mayca Teba
Tenore “ALFREDO”: Jesús Álvarez
Baritono “ENRIQUE”: Enrique Sánchez-Ramos
Controtenore “FRANELLI”: Jesús García Gallera

direttori artistici: David Ottone e Joe O’Curneen (Yllana)

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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