Domenica, 23 Febbraio 2025
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Il Pollock di De Feo, dripping o sperma?

Recensione dello spettacolo “Bianco – Il volto di Jackson Pollock e Lee Krasner” in scena al Teatrosophia dal 23 Gennaio al 2 Febbraio 2024

 

Chi è Jackson Pollock? Il ritratto emotivo e di pensiero di uno dei più grandi artisti moderni dell'America anni 1940-50, visto da sé e dallo sguardo della moglie pittrice, Lee Krasner.

La scelta registica è di concentrare lo sguardo narrativo, per sommi capi, indagando principalmente il rapporto tra i due artisti, la parabola interiore e la deflagrazione di Pollock.

I linguaggi utilizzati passano dai corpi abili di Borelli e De Feo, i quali “agiscono” con grande generosità e sentimento per vivere i personaggi spesso attraverso la danza e il movimento scenico simbolico o astratto. Al mezzo della videoproiezione di quadri e immagini che fanno da sfondo all'azione.

Pare che i due attori vogliano dipingere la vicenda usando il proprio corpo come pennello e tela al tempo stesso. “Un dripping” di sé nello spazio, un teatro tra l'altro molto appropriato, raccolto e vintage come il Teatrosophia, che con la sua intimità si presta ad una rappresentazione inconscia e catartica come “Bianco”.

La narrazione ci conduce, anche con le ripetizioni di gesti e stati d'animo deliranti e appassionati, ad una visione dell'Arte totalitaria verso l'artista, a cui dà e toglie tutto.

“L'arte non ha pietà” dice il protagonista.

Si scandagliano quindi le sue tenebre, nonché i vizi di Pollock dissoluto e alcolizzato, i conflitti e l'enorme passione amorosa, che divora “l'altro” e la sua personalità.

Tra i temi si distingue il rapporto "uomo – donna" e quello "artista – compagna dell'artista", che mette in gioco Lee Krasner fino all'estremo, all'annullamento implicito di fronte al “minotauro” amato, alla finale ricerca disperata d'indipendenza.

Cosa vuol dire essere moglie e musa d'un grande artista?

Ci viene mostrato un divo maledetto, un bambino arrabbiato e perennemente in fuga dal mondo, un buco nero che disperatamente risucchia gli altri e sé stesso riusciendo a trasmutare poi tutto ciò in arte astratta.

Un lavoro di ricerca a tratti sperimentale, verso la performance, molto fisico, a volte poetico.

Si cerca l'anima del movimento e dei personaggi nella loro impotenza e disperazione esistenziale,

la densità dell'esperienza artistica e erotica.

Del resto la regia di De Feo rischia, spinge, si mette in gioco e vuole rompere gli schemi.

Pollock, il gigante dell'espressionismo astratto, muore in un incidente a soli quarantaquattro anni e ci lascia con l'immagine suggestiva della “tempesta che fa dripping col mondo”.

L'esperienza si dimostra piacevole tra l'altro per l'originalità del Teatrosophia, la cortesia del personale e la formula dell'aperitivo conviviale con gli attori, che viene offerto al pubblico a fine spettacolo.

 

 

Demian Antonio Aprea

7 Febbraio 2025

 

informazioni

dal 23 Gennaio al 2 Febbraio 2025

Teatrosophia

BIANCO – Il volto di Jackson Pollock e Lee Krasner

Testo : Marco Buzzi Maresca

Regia : Gianni De Feo

Con : Serena Borelli e Gianni De Feo

Coreografie e aiuto regia : Concetta Borgese

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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