Recensione dello spettacolo “Bianco – Il volto di Jackson Pollock e Lee Krasner” in scena al Teatrosophia dal 23 Gennaio al 2 Febbraio 2024
Chi è Jackson Pollock? Il ritratto emotivo e di pensiero di uno dei più grandi artisti moderni dell'America anni 1940-50, visto da sé e dallo sguardo della moglie pittrice, Lee Krasner.
La scelta registica è di concentrare lo sguardo narrativo, per sommi capi, indagando principalmente il rapporto tra i due artisti, la parabola interiore e la deflagrazione di Pollock.
I linguaggi utilizzati passano dai corpi abili di Borelli e De Feo, i quali “agiscono” con grande generosità e sentimento per vivere i personaggi spesso attraverso la danza e il movimento scenico simbolico o astratto. Al mezzo della videoproiezione di quadri e immagini che fanno da sfondo all'azione.
Pare che i due attori vogliano dipingere la vicenda usando il proprio corpo come pennello e tela al tempo stesso. “Un dripping” di sé nello spazio, un teatro tra l'altro molto appropriato, raccolto e vintage come il Teatrosophia, che con la sua intimità si presta ad una rappresentazione inconscia e catartica come “Bianco”.
La narrazione ci conduce, anche con le ripetizioni di gesti e stati d'animo deliranti e appassionati, ad una visione dell'Arte totalitaria verso l'artista, a cui dà e toglie tutto.
“L'arte non ha pietà” dice il protagonista.
Si scandagliano quindi le sue tenebre, nonché i vizi di Pollock dissoluto e alcolizzato, i conflitti e l'enorme passione amorosa, che divora “l'altro” e la sua personalità.
Tra i temi si distingue il rapporto "uomo – donna" e quello "artista – compagna dell'artista", che mette in gioco Lee Krasner fino all'estremo, all'annullamento implicito di fronte al “minotauro” amato, alla finale ricerca disperata d'indipendenza.
Cosa vuol dire essere moglie e musa d'un grande artista?
Ci viene mostrato un divo maledetto, un bambino arrabbiato e perennemente in fuga dal mondo, un buco nero che disperatamente risucchia gli altri e sé stesso riusciendo a trasmutare poi tutto ciò in arte astratta.
Un lavoro di ricerca a tratti sperimentale, verso la performance, molto fisico, a volte poetico.
Si cerca l'anima del movimento e dei personaggi nella loro impotenza e disperazione esistenziale,
la densità dell'esperienza artistica e erotica.
Del resto la regia di De Feo rischia, spinge, si mette in gioco e vuole rompere gli schemi.
Pollock, il gigante dell'espressionismo astratto, muore in un incidente a soli quarantaquattro anni e ci lascia con l'immagine suggestiva della “tempesta che fa dripping col mondo”.
L'esperienza si dimostra piacevole tra l'altro per l'originalità del Teatrosophia, la cortesia del personale e la formula dell'aperitivo conviviale con gli attori, che viene offerto al pubblico a fine spettacolo.
Demian Antonio Aprea
7 Febbraio 2025
informazioni
dal 23 Gennaio al 2 Febbraio 2025
Teatrosophia
BIANCO – Il volto di Jackson Pollock e Lee Krasner
Testo : Marco Buzzi Maresca
Regia : Gianni De Feo
Con : Serena Borelli e Gianni De Feo
Coreografie e aiuto regia : Concetta Borgese