Lunedì, 23 Dicembre 2024
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L’erba del vicino è sempre più verde al Sala Umberto. Carlo Buccirosso è il mattatore di una singolare dark comedy

Recensione dello spettacolo “L’erba del vicino è sempre più verde” in scena al Teatro Sala Umberto dal 3 al 22 dicembre 2024

 

Non è piacevole essere affetti dalla sindrome dell’erba del vicino e lo sa bene l’impiegato di banca Mario Martusciello (Carlo Buccirosso), in crisi con il lavoro e con la moglie. Da quando è diventato amico del suo vicino di casa, Marcello (Peppe Miale), un uomo elegante senza vincoli e libero di trascorre le giornate come gli aggrada, sembra che niente nella sua vita vada bene. Mario vorrebbe essere un uomo ideale proprio come il suo vicino: vuole essere il tipo che veste bene, che si tratta bene, che frequenta belle ragazze e si concede viaggi indimenticabili. È proprio questa nuova amicizia a farlo sentire sempre più insofferente e afflitto: prende così la decisione di scappare dal lavoro e dalla moglie e ritirarsi nel suo loft. Questo sentimento di insoddisfazione è l’incipit che dà il via a tutta la dark comedy che Buccirosso porta in scena al Teatro Sala Umberto e di cui è sia regista che attore protagonista. 

Questa tragicommedia, perché alla fine tale si rivela, si svolge in due atti che non danno adito a uno sbadiglio. In un unico ambiente scenografico, curato nei minimi dettagli da Gilda Cerullo e Renato Lori, si svolge tutto il racconto che parte in modo misterioso e alla cui suspence contribuiscono in maniera molto incisiva le musiche da thriller di Cosimo Lombardi e gli effetti luce di Luigi Della Monica. Sul palco si avvicendano gli attori di una compagnia che abbiamo ormai imparato a conoscere bene e che mai deludono le aspettative. Tra Peppe Miale, Fabrizio Miano, Donatella De Felice, Elvira Zingone, Maria Bolignano e Fiorella Zullo si è ormai stabilito un feeling che va al di là della rappresentazione scenica e che risulta ben palese al pubblico: l’intesa e la complicità regnano sovrani nel cast tanto che appare chiaro come ogni attore sia realmente votato a questo lavoro. E Buccirosso si dimostra ancora una volta fortissimo sui tempi comici: la battuta arriva puntuale e sagace innescando immancabilmente il riso in modo del tutto spontaneo, il ritmo dell’azione è veloce e immediato e scandito al secondo, tanto da apparire quasi cinematografico. 

Come sempre, anche se il tema può sembrare leggero, l’intenzione del regista è quella di indurre il pubblico a riflettere sulla propria vita da un punto di vista inedito. In un’epoca in cui ognuno sventola le proprie vite perfette sotto i riflettori dei social, vien da pensare che non è tutto oro quel che luccica. Questa ostentazione forzata, infatti, dovrebbe far innescare tutt’altre emozioni che non l’invidia verso chi ha la necessità di sbandierare a tutti continuamente le proprie fortune. E così, tra risate dolci-amare e colpi di scena noir e un finale inaspettato, una sola domanda resta senza risposta: “Ma davvero l’erba del vicino è sempre più verde della propria?”.  

 

Diana Della Mura

8 dicembre 2024 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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