Recensione dello spettacolo Le bolle di Magadino in scena a Spazio Recheche 26 al 27 aprile 2024
Nove individui si presentano in scena vagamente disorientati: sono i vincitori di una lotteria di capodanno di un non meglio precisato dopoguerra. Come premio hanno ricevuto un soggiorno presso un albergo nei dintorni di Bolle di Magadino, luogo dove il fiume Ticino confluisce nel Lago Maggiore. Un po’ per gli abiti che indossano un po’ per la l’interazione, lo spettatore può farsi una idea di che tipi siano. Cosa facciano verrà parzialmente svelato durante lo spettacolo, i nomi saranno l’ultima scoperta. Ma prima c’è un ulteriore mistero da chiarire: perché, nonostante si trovino in un albergo, nessuno del personale si presenta per servirli? Parlano di vista sul lago, cibo, vino: il pubblico non vede nulla di tutto ciò - deve immaginarlo - ma loro? Una moglie, un marito, una giovane credente, una snob, un ufficiale, un capotreno, un’anarchica, una circense, un complessato: cos’avranno da dirsi farà sì che si creino inevitabili conflitti, dinamiche di potere, desideri e repulsioni. La moglie presenta subito le sue lamentele circa un marito troppo incline a fantasticare, anche riguardo altre donne; la giovane credente usa lo scudo del suo dio per difendersi da ogni inquietudine mentre la snob non fa che sottolineare il suo status a dispetto della condizione in cui si trova. L’ufficiale, per carattere e deformazione professionale, vuol prendere in mano la situazione a differenza del capotreno che tutto sembra tranne che puntuale nel dare informazioni. Meccanismi che un’anarchica idealista non può che rifiutare, mentre la circense racconta di essersi allontanata dal suo circo mentre confessa solo a se stessa il vuoto interiore che la atterrisce. Ognuno di essi non può che essere fonte di disagio per un complessato, le cui manie di persecuzione non fanno che esacerbarsi. Persone o personaggi? Non tarderanno a non scoprirlo, facendo deflagrare la quarta parete.
L’ultimo spettacolo scelto da Spazio Recherche per concludere coerentemente la rassegna The Dream Box è Le bolle di Magadino: testo di Gianluca Bondi, il cui titolo fa riferimento a un curioso fenomeno che può ammirarsi all’interno dell’omonima area protetta situata in Canton Ticino. Qui, a causa della decomposizione di sostanze inorganiche, si formano in maniera assolutamente naturale delle bolle di metano che danno l’impressione l’acqua stia bollendo. Un riferimento all’evoluzione dei personaggi dello spettacolo che, loro malgrado, sono destinati a fare i conti con ciò che dal profondo vuol salire in superfice. Salta subito agli occhi il grande debito che l’autore e regista, per sua stessa ammissione, ha nei confronti di alcuni tra i più grandi drammaturghi: primo tra tutti Luigi Pirandello, con diverse suggestioni che riportano alla mente Sei personaggi in cerca d’autore o I giganti della montagna.
Sebbene non si capisca l’urgenza di confrontarsi con simili opere, Le bolle di Magadino presenta alcuni aspetti interessanti: innanzitutto il cast di attori - Enzo Avagliano, Sofia Boriosi, Alessandro Chini, Beatrice Di Cataldo, Valentina Musarella, Massimiliano Nicodemo, Raffaele Risoli, Sofia Taglioni, Emanuela Valiante – le cui incertezze diventano quelle del pubblico; si prosegue con la decisione di far eseguire dal vivo le musiche originali di Roberto Calabrese ai talentuosi musicisti Vincenzo Citriniti e Massimiliano Spina. Infine la scelta di uno spazio come Recherche, che per vocazione e predisposizione della sua direttrice artistica, Vittoria Faro, si presta a certe atmosfere surreali e oniriche dove chi guarda si trova spesso a chiedersi se sia egli stesso recitando.
Cristian Pandolfino
3 maggio 2024
Informazioni
Spazio Recherche
Le bolle di Magadino
Testo e regia Gianluca Bondi
Assistente alla regia: Prisca Lazzarini
Con Enzo Avagliano, Sofia Boriosi, Alessandro Chini, Beatrice Di Cataldo, Valentina Musarella, Massimiliano Nicodemo, Raffaele Risoli, Sofia Taglioni, Emanuela Valiante
Musiche originali: Roberto Calabrese
Video e montaggio: Angelica Alemanno
Costumi Maria Grazia Bella
Disegni Stefano Artibani
Musicisti Vincenzo Citriniti, Massimiliano Spina
Maschere Peter G Haag
In scena dal 26 al 27 aprile 2024