Domenica, 08 Settembre 2024
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Mi amerò lo stesso: Paola Turci porta la sua autobiografia a teatro

Recensione dello spettacolo Mi amerò lo stesso in scena al Teatro Tor Bella Monaca dal 7 all’8 novembre 2023

 

Quante vive viviamo si domandava Paola Turci in un suo brano di quasi una decina d’anni fa: un quesito a cui prova a rispondere attraverso il monologo Mi amerò lo stesso. Tratto da un’autobiografia pubblicata nel 2014 - il titolo parafrasa una delle prime canzoni con cui, a inizio carriera, comincia timidamente a porsi come coautrice - il percorso esistenziale della cantautrice romana può dividersi idealmente in tre parti: prima di diventare una cantante, all’apice dei riconoscimenti di Sanremo, dopo il terribile incidente automobilistico che l’ha coinvolta nel ferragosto del 1993.

Lo spettacolo, che miscelerà momenti da stand-up comedy, toccanti ricordi personali e canzoni accompagnate dall’inseparabile chitarra, nella replica dell’otto novembre si apre con E dimmi te, brano in romanesco contenuto nell’album Il secondo cuore. La protagonista si concentra principalmente su infanzia e adolescenza, rievocando le figure di un padre comunista, una madre giudicante e una sorella vagamente ingombrante. Un quadro familiare abbastanza normale, in cui l’anomalia riguarda la percezione di Turci circa se stessa: diversa dalle sue coetanee per gusti e interessi, esce dal suo guscio grazie alla prima cotta nei confronti del famigerato Luca e a una passione sempre più viscerale per la musica. Un sentimento, questo, che la porta a iniziare a esibirsi per i locali della Capitale fino ad arrivare a quello che, nei primi anni ’80 è ancora il palco più prestigioso d’Italia: il Festival di Sanremo, dove debutta con il brano L’uomo di ieri. Una circostanza rievocata attraverso la proiezione sullo sfondo di un video di quella prima esibizione, di cui Turci indossa i medesimi ingombranti orecchini. Da lì un continuo riconoscimento da parte della critica che la porterà a trionfare, qualche anno dopo, tra le nuove proposte con la famosissima Bambini.

All’epoca Paola Turci è percepita come un’interprete raffinata e ricercata, che per sua stessa ammissione non ama cantare del banale amore a meno che non si tratti di un concetto più universale. Le stanno a cuore i temi sociali e scandagliare le varie sfumature del sentire, si percepisce come onnipotente. Un’impressione che si schianta contro quel 15 di agosto dove rischia la vita: il video alle spalle si fa più onirico, la voce spettrale. I medici riescono a salvarle l’occhio destro solo a costo di dodici interventi più uno alla guancia. È un punto di svolta: da allora Paola Turci, anche musicalmente, è diventata simile a se stessa. Ha assunto, infatti, un ruolo sempre più attivo nella composizione, nei testi, nella scelta delle collaborazioni e delle direzioni da prendere. Probabilmente perché ha imparato ad amarsi: lo stesso e nonostante tutto.

 

Cristian Pandolfino

 13 novembre 2023

 

Informazioni

Teatro Tor Bella Monaca

Mi amerò lo stesso

Di Paola Turci e Alessandra Scotti

Con Paola Turci

In scena dal 7 all’8 novembre 2023
Regia Paolo Civati
Assistente alla regia Valentina Fois

Scena e video Daniele Salaris
Sisegno luci Marco Palmieri

Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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