Venerdì, 18 Ottobre 2024
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Al Teatro Spazio 18b, “ VERSO HYDE". Prima di sbattere la porta, un addio senza contraddittorio

Recensione spettacolo VERSO HYDE, di Alessandro Beghini e Beatrice Mencarini. Con Jonathan Lazzini. Regia di Alessandro Beghini. In scena al Teatro Spazio 18b dal 4 al 7 maggio 2023

 

Quanto dura un urlo straziato, una corsa disperata o un salto nel vuoto ? Pochi istanti, esattamente come il tempo che precede la morte. Mr Hyde riempie quell'ultimo sospiro di quella rabbia e fierezza di chi non ha ancora detto tutto, di chi per la prima volta, dopo aver aspettato una vita, afferma, anzi impone il proprio esserci. Il non detto di una intera esistenza trascorsa all'ombra di qualcuno ora diviene corporeità e parola espressi con quella rabbia di chi è stato vissuto come il fratello cattivo: quello da nascondere, da disconoscere e di cui vergognarsi. “ Sarebbe bastato poco, solo esistere, essere ascoltati" è quanto reclama Hyde accusando tutti noi, e non solo Jekyll, di essere stati affascinati solo dall’ immediatamente visibile, ovvero da ciò che fosse in linea con il nostro “ordinato ordine di idee” e non ci obbligasse a guardarci troppo nel profondo. Dr. Jeckyll non ci crea turbamento. Mr Hyde si. Egli ora ci obbliga a guardarlo: accettando lui accogliamo anche le nostre brutture, perchè solo grazie a queste è possibile godere poi con pienezza dei nostri aspetti migliori. Non c’ è tempo e forse nemmeno voglia di farsi conoscere. Quell'ultimo afflato non deve esser sprecato ma utilizzato per sbatterci in faccia tutto ciò che non siamo stati, in un istante prima di sbattere la porta, in un addio che non prevede repliche.  

“VERSO HYDE”, intercettando e a volte invertendo il sottotesto dell'opera di Robert L. Stevenson ( Il dottor Jekyll e Mr Hyde), è il racconto della fierezza del personaggio che rinnegando l'intermittenza del suo esistere impone il proprio affrancarsi dal suo alter ego rispetto al quale non c'è desiderio di avvicinamento bensì di differenziazione. 

L'attore incarna efficacemente la prorompenza di un personaggio la cui rabbia viene da lontano, attraverso un'interpretazione sgranata, dirompente, fisica, dove alberga quella rabbia impossibile da imbrigliare che sovrasta il personaggio stesso, predato a sua volta da un Hyde interiore. Lo sguardo di Jonathan Lazzini. è costantemente orientato verso il pubblico rendendo più ampia la portata della sua interpretazione atta a raggiungere l'altro senza attorcigliarsi attorno a se stessa. Ad una raffinata forgiatura registica sul personaggio, non corrispondono scelte a carattere drammaturgico e scenografico altrettanto convincenti in termini di intellegibilità e immediatezza di comprensione, come la proiezione di immagini sulle quali la figura di Lazzini si sovrappone. La durata eccessivamente ridotta del monologo, proprio quando si era trovato posteggio davanti al Teatro, trova giustificazione solamente parziale nella volontà di fissare esclusivamente gli ultimi istanti di Hyde. Sebbene si presti comunque ad essere esperito attraverso le suggestioni e le risonanze evocate dalla parola, lo sviluppo e la conseguente comprensione del testo rimangono comunque compromessi. 

La buona intelaiatura dello spettacolo e la qualità artistica complessiva hanno reso lo stesso apprezzabile e meritevole di essere visto, con la garanzia di trovare, al ritorno a casa, la cena ancora calda.

 

Simone Marcari  

5 maggio 2023

 

Informazioni

VERSO HYDE

Di Alessandro Beghini e Beatrice Mencarini

Con Jonathan Lazzini

Regia di Alessandro Beghini

Produzione La Compagnìa dei Masnadieri

Un Progetto Collettivo Ibrido

 

Dal 4 al 7 maggip 2023 al Teatro Spazio 18b

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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