Recensione dello spettacolo The wasp, in scena al Teatro Belli dal 7 al 9 Novembre 2022, nell’ambito della XXI edizione della rassegna Trend - Nuove frontiere della scena britannica.
L'incontro dopo 15 anni di due ex compagne di scuola appare da subito enigmatico.
Carla (Miriam Galanti) ed Erica (Guenda Goria) non potrebbero essere più diverse. La prima si arrangia per vivere, è smargiassa nei modi e sforna figli; la seconda è ricca, elegante e combatte con i tormenti di un marito infedele e di una gravidanza che non arriva. Da ragazze le due erano ancora più distanti: Carla violenta e prepotente; Erica sottomessa e complessata. Dopo i primi, difficili convenevoli, si arriva al punto: Erica ha da proporre un affare.
Rivelando anche con una stringata sinossi la trama di “The wasp”, in scena al Teatro Belli fino al 9 Novembre nell’ambito della rassegna “Trend”, si farebbe un grave torto allo spettatore. Il testo della sceneggiatrice e drammaturga inglese Morgan Lloyd Malcolm è un martellante susseguirsi di colpi di scena e rivelazioni scioccanti. Una pièce che tiene incollati alla poltrona, che investe il pubblico con una gragnuola di colpi sempre più duri, sempre più fitti.
Il titolo si ispira ad un particolare tipo di vespa, che, tramite il pungiglione, deposita le proprie larve all'interno di una tarantola; queste crescono nutrendosi del corpo del ragno, ma salvaguardandone gli organi vitali, in modo da poter completare il loro sviluppo.
Così, secondo Morgan Lloyd Malcolm, accade che il germe della violenza nasca dal trauma di una penetrazione violenta. Ha radici lontane, profondamente inserite nella carne e nel vissuto, che succhiano la nostra stessa essenza svuotandola, fino a che il fusto della pianta velenosa ci trapassa fatalmente.
“The wasp” è un testo crudele come il suo contenuto. Un copione sfibrante che chiama a sostenere monologhi interminabili e un'intensità crescente in modo spasmodico. Alle sue interpreti chiede sangue, senza del quale non avrebbe senso. Nulla dell'apparato drammaturgico viene in soccorso: le attrici sono sole con il loro dramma fra le mani.
Per questo le interpretazioni di Miriam Galanti e Guenda Goria sono da elogiare calorosamente. Dopo le prime battute, in cui si soffermano in una caratterizzazione fin troppo marcata dei personaggi, sono costrette a decollare, mantenendo costantemente la quota altissima di un pathos insostenibile. Ci riescono mirabilmente. Galanti toccando tutte le corde del dolore di vivere, ma soprattutto Goria, che inserisce nella sua Erica una complessa stratificazione, in bilico fra lo squilibrio mentale e l'ordinaria crudeltà. Entrambe corde tese allo spasimo, che, pur nel registro estremo, mantengono un suono netto e pulito.
Nelle riflessioni notturne tra i vicoli di Trastevere si rimane colpiti da come ciò che si è visto, così duro e impattante, non discenda da deviazioni psichiatriche della più efferata cronaca nera. Si parla di fenomeni diffusi, ben conosciuti e vissuti da tanti (tra cui chi vi scrive). Tutto questo male è più a portata di mano di quanto si potrebbe credere. Rimane quindi e ci accompagna al sonno il monito finale di Morgan Lloyd Malcolm. Comprendere di dover scegliere, ma scegliere quotidianamente, tra gentilezza e violenza è la sola speranza di salvezza.
Valter Chiappa
8 novembre 2022
informazioni
Teatro Belli
Dal 7 al 9 Novembre 2022
THE WASP
di Morgan Lloyd Malcolm
regia: Piergiorgio Piccoli
con: Guenda Goria e Miriam Galanti