Recensione dello Spettacolo La Belva Giudea in scena presso la Polisportiva Casalbruciato 2.0 il 26 gennaio 2020 e all’Off/Off Theatre dal 28 gennaio al 2 febbraio 2020
Un ring, due fari a luce fredda, l’atmosfera autentica e ineguagliabile della Polisportiva Casalbruciato… così La compagnia italo-inglese Dogma Theatre accoglie i suoi spettatori per la messa in scena de La Belva Giudea. Lo spettacolo, patrocinato dalla Comunità Ebraica di Roma, dal CONI e dalla Federazione Pugilistica Italiana, racconta la vicenda del pugile Hertzko Haft.
Dogma Theatre Company, in gara tra i finalisti della Biennale MArteLive 2019 con lo spettacolo Feroci, si era distinta su tutti e senza dubbio alcuno per perizia tecnica e valore contenutistico.
In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria Dogma porta in scena un ulteriore rilevante lavoro.
“Belva Giudea” è il nome che fu dato a Hertzko Haft durante la permanenza forzata nei campi di concentramento tedeschi. Internato all’età di quattordici anni, Hertzko venne scelto da un ufficiale delle SS per gli incontri di boxe fra prigionieri. Quando fu libero, sbarcò in America sotto il nome di Harry Haft con l’intento di ritrovare Leah, il suo grande amore. Hertzko trovò un modo per farle sapere che anch’egli si trovava negli States: sconfiggere il campione del mondo dei pesi massimi Rocky Marciano così da attirare l’attenzione della stampa su di sé.
Già la scelta di uno spazio “altro” designa la cifra stilistica di Dogma Theatre e, di conseguenza, del suo pubblico. Un luogo vero, popolato da pugili e sportivi, eccezionalmente trasformato in uno spazio teatrale. È un pubblico prezioso, unito nell’esperienza della relazione fra due arti apparentemente distanti. Il progetto di Dogma Theatre accoglie e fortifica relazioni.
In scena, due validi attori (Gianpiero Pumo e Filippo Panigazzi) compiono vortici atletici dentro e fuori dal ring in perfetta sintonia ritmica con il misurato e lucido testo. La visione ostacolata dalle corde del ring concede un tipo di fruizione attiva e dinamica che genera una fusione integrale con la performance. Gli spettatori schivano e colpiscono, colpiscono e schivano simmetricamente ai due attori. Una lotta per la sopravvivenza di ganci sferrati, crudeli e obbligati segnano cicatrici profonde e incommensurabili che mai sfociano in un lamento melodrammatico ed esacerbato. La regia di Gabriele Colferai è scrupolosa, cinematografica, ma sopra ogni cosa è intimista. Il dolore, il baratro, il castigo, la disperazione riflessi nelle proiezioni dal vivo che appaiono sul fondo aprono un varco verso l’interiorità del protagonista, percuotono finemente lo spettatore mediante una parabola trasversale.
Repentine sequenze temporali non lineari, inoltre, si avvicendano scandite dal suggestivo ambiente sonoro che nonostante le difficoltà tecniche relative allo spazio calibra perfettamente l’effetto acustico. La permeante voce fuori campo di William Angiuli e la simbolica drammaturgia del disegno luci, curato da Federico Millimaci, potenziano ulteriormente la ricercata operazione registica.
La connessione con gli spettatori è vivida, mossa da costanti rimbalzi emotivi.
La Belva Giudea attraverso la boxe racconta di una tragedia universale amaramente nota. È necessario ricordare con forza per non dimenticare, per non sottovalutare gli eventi odierni, per non cedere all’indifferenza. È necessario ripudiare razzismo, sostenere l’accoglienza, insegnare alle future generazioni il rifiuto alla spettacolarizzazione della violenza.
Per tutte queste e molte altre ragioni è necessario andare a teatro!
Caterina Matera
29 gennaio 2020
Informazioni
LA BELVA GIUDEA
UNO SPETTACOLO AL MEGLIO DEI CINQUE ROUND
di Gianpiero Pumo
con GIANPIERO PUMO e FILIPPO PANIGAZZI
Regia Gabriele Colferai
Luci Federico Millimaci | Foto Tania Boazzelli Disegno | Voice Over William Angiuli
Prodotto da Dogma Theatre Company |Col sostegno del Centro di Cultura Ebraica
Lo spettacolo è patrocinato da Coni, Comunità Ebraica di Roma e Federazione Pugilistica Italiana