: Recensione dello spettacolo Il motore di Roselena in scena al Teatro della Cometa dal 15 al 26 gennaio 2020
La passione, si sa, è quella spinta travolgente in grado di mettere in moto qualsiasi ingranaggio e di raggiungere qualunque traguardo. Una lezione sull'argomento, ci viene ancora una volta dal mondo femminile.
Sullo storico palco del Teatro della Cometa, in una sala non particolarmente affollata, una donna racconta la sua passione per i motori. Si tratta di Roselena, personaggio interpretato magistralmente da Gea Martire, per la regia di Nadia Baldi. Un duo in rosa.
Un monologo tragicomico completamente recitato in napoletano, che rispecchia fedelmente il carattere della stessa protagonista. Roselena è nata e vissuta all'ombra del Vesuvio, dove il vento fa fatica ad arrivare, a meno che non sia tu a creartelo.
La scelta coraggiosa di usare la lingua napoletana, attribuisce una forte connotazione geografica e sociale alla protagonista. Le difficoltà riscontrate per l'emancipazione femminile sono qui maggiormente avvertite. Tanti sono ancora i tabù che rendono ampia la forbice tra uomo e donna. Tra questi, ci sono sicuramente i motori. Ebbene, quella materia, da sempre ritenuta “roba da uomini”, finisce per rapire Roselena decisa a diventare a tutti i costi un pilota. La sua determinazione non si arresta neanche quando, con la tuta da meccanico, viene derisa dai suoi paesani. Non si ferma di fronte al muro della sua famiglia, che la vorrebbe a casa a cucinare o a lavare i piatti. Lei, imperterrita, si lascia trasportare dalla sua passione che la conduce al suo sogno.
In scena vengono allestiti pochi elementi scenici, sufficienti tuttavia a condurre lo spettatore in un lungo viaggio di ricordi, di anneddoti, conditi con una pungente ironia.
La sincerità, l'introspezione e il talento di cui trasuda lo spettacolo premiano sicuramente l'impegno di una grande artista. Gea Martire, reduce dal successo di Ferdinando, testo di Annibale Ruccello, non delude nei panni della protagonista. Si è formata con i più grandi registi italiani, tra cui Ettore Scola, Mario Monicelli, Dino Risi, Carlo Verdone. Dal 2019, anno in cui l'opera debutta al Napoli Teatro Festival, porta in scena la sua irrequieta eroina con tutta la sua sensibilità e bravura.
Senza sosta, per circa 80 minuti coinvolge, trascina il pubblico nel suo racconto sull'emancipazione femminile senza per questo cadere nella banalità o nei luoghi comuni.
Carmen De Sena
20 gennaio 2020
Informazioni
Il motore di Roselena
un'idea di Gea Martire
drammaturgia Antonio Pascale
con Gea Martire
regia Nadia Baldi
costumi Carlo Poggioli
spazio scenico Rossana Giugliano
progetto luci Nadia Baldi
orari spettacolo
dal marted' al venerdì ore 21:00
sabato ore 17:00 e ore 21:00
domenica ore 17:00
lunedì riposo