Recensione dello spettacolo #WONDERGIGGI in scena al Teatro Testaccio dal 08 al 10 novembre 2019
In un weekend piovoso di novembre il Teatro Testaccio si veste di rosa. Una donna e i problemi della sua vita quotidiana vanno in scena.
Shara Guandalini, autrice e protagonista del monologo diretto da Giorgia Giuntoli, si abbandona ad un'esilarante apologia delle difficoltà che il genere femminile incontra ogni giorno.
Chiamata a ricoprire ruoli diversi: la madre, la moglie, la figlia, la donna moderna vive la tensione interna di dover essere sempre perfetta pur districandosi tra le molteplici responsabilità.
Eppure le donne, quelle che si truccano in macchina mentre accompagnano i figli a scuola, sono perfettamente imperfette. Scontano la colpa di non riuscire al cento per cento in ciò che la società pretende da loro.
Nel monologo la Guandalini ironizza sui difetti del genere femminile, sul loro senso di inadeguatezza che si manifesta ogni volta in cui ci si rende conto che non è possibile eccellere in tutto. Per uscire da questo impasse ci vuole #WONDERGIGGI: un'eroina sui generis, che fa dell'ironia l'arma vincente per affrontare i mille imprevisti della quotidianità!
Lo spettacolo si poggia sugli argomenti presenti nel blog #WONDERGIGGI da cui è tratto il monologo. Muovendo da essi, tuttavia, la protagonista conduce lo spettatore in un viaggio nel mondo femminile raccontandolo con il sorriso. Un percorso che tuttavia prevede ogni volta elementi nuovi che danno al pubblico la sensazione di assistere ogni sera ad uno spettacolo diverso.
Il piccolo palco del Testaccio si trasforma in un camerino dove, terminato uno spettacolo, la protagonista si abbandona ad un simpatico sfogo, giocherellando di continuo con gli elementi scenici: una scrivania con sopra trucchi e creme, una bottiglia d'acqua che all'occorrenza si trasforma in un microfono, un vestito da principessa e abiti sparsi un po' ovunque.
L'esperienza teatrale della Guandalini si evince soprattutto dalla mimica facciale che riesce ad arrivare oltre la parola. Le varie parti del monologo vengono accompagnate dalla gestualità della protagonista che ad ogni argomento indossa un indumento, mentre i passaggi da un momento narrativo all'altro vengono scanditi da brevi intermezzi musicali. Tutto contribuisce a dare dinamicità al racconto.
#WONDERGIGGI fa ridere sicuramente per le espressioni buffe della protagonista, ma fa anche e soprattutto riflettere su quanto sia faticoso a volte l'essere donna in un mondo ancora prevalentemente maschile.
Al termine dello spettacolo si ha una consapevolezza ulteriore: per essere WONDER non servono superpoteri ma affrontare con il sorriso ogni giorno.
D'altronde lo affermava anche il grande Charlie Chaplin:”Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.
Carmen De Sena
12 novembre 2019