Recensione dello Spettacolo Progetto Alan Bennett in scena al Teatro Belli dall’1 al 2 novembre 2019 – Trend nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco
Luca Toracca, socio fondatore del Teatro dell’Elfo, porta in scena a Trend due monologhi tratti da Talking Heads di Alan Bennett.
La scena si apre con Violet protagonista di Aspettando il Telegramma. Luca Toracca interpreta una vecchietta di 95 anni degente in una casa di riposo. L’ictus ha peggiorato la sua condizione di salute. Le gambe cedono, la mente vacilla ma Violet possiede ancora preziosi ricordi. Toracca è protagonista di una scena nuda, rannicchiato su una sedia a rotelle. La fioca luce definisce i contorni del viso consunto di Violet. Soffoca, quasi, quell’atmosfera colma di malinconia e dolcezza che permea la scena.
È estremamente credibile Toracca nei panni di Violet tanto che è impossibile fuggire sentimentalismo e languore tipici della terza età. È altrettanto impossibile sottrarsi al sentimento di tenerezza che fluisce al pensiero dei propri cari, nonni e genitori, che ancora tenaci reagiscono al progressivo decadimento con spirito di veri combattenti. Violet con i suoi tuffi nel passato e quel pizzico di ironia ci esorta a onorare, a non disprezzare, a restituire virtù e valore all’età senile.
La brillante scrittura di Bennett ispira Luca Toracca a compiere un’attenta analisi sulla condotta incolta che la società riserva alla fascia della terza età. La vecchiaia appare lontana, spesso sgradevole, addirittura dannosa. Tant’è che qualche noto esponente della scena politica attuale propone di vietare il voto alle persone di “una certa età”.
Siamo in un buio momento storico in cui ignorare è lecito, discriminare diventa un principio di equità sociale, l’autoritarismo si confonde con concetti come dignità e giustizia.
Toracca non vuole cedere il passo a questa diffusa decadenza e raddoppia con il secondo monologo di Bennett Una patatina nello zucchero.
Se Violet commuove, il protagonista del secondo atto, Graham, accende la platea con una sferzata di umorismo. Luca Toracca cambia completamente registro e offre un ulteriore sguardo sulla terza età.
Graham ha problemi psichici, è ormai adulto ma vive ancora nella casa materna. Il suo atipico e controverso rapporto con la madre è messo in discussione da una vecchia fiamma che seduce la donna promettendole il matrimonio. “Non pensavo avessi un passato, pensavo di essere Io il tuo passato” sottolinea Graham. Sorge spontaneo un sorriso. È un pensiero comune a molti figli.
Graham preoccupato di essere rimpiazzato definitivamente tenterà di fare luce sull’uomo svelando in seguito le sue reali intenzioni. È impensabile che la madre alla sua età possa avere desideri (perfino quelli sessuali), possa uscire per un appuntamento galante e viaggiare sino alle Canarie.
L’attore si muove con eleganza tra gli elementi scenografici che ricompongono l’interno del covo di Graham. La sensibilità e l’ironia di Alan Bennett persistono nel tempo grazie a Luca Toracca che riesce a restituire tutte le sfumature del suo gracile ed esitante personaggio.
Con il Progetto Alan Bennett Toracca trionfa, perché trionfa la sua grande umanità.
Caterina Matera
5 novembre 2019