Lunedì, 25 Novembre 2024
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Modern family 1.0: conflitti e desideri di un’odierna coppia gay

Recensione dello spettacolo Modern Family 1.0 in scena all’ Off Off Theatre dal 14 al 19 maggio 2019

 

Un trasloco in corso, pacchi dappertutto in cui le mutande finiscono in quello dei bicchieri, un divano da gonfiare e un invito a casa. Sulla scena, un salotto in pieno caos, scelto infatti da una delle due padrone di casa, attrice di mestiere, per mettere in scena lo spettacolo della serata a cui noi spettatori in sala siamo stati invitati. Se di recente, prende sempre più piede organizzare il teatro direttamente nel salotto di casa del pubblico, in questo caso la pièce avviene direttamente in quello delle due attrici, Annagaia e Giulia. E come da tradizione, quando ci sono ospiti a casa per la prima volta, o si guardano le foto o le diapositive di famiglia. Annagaia che, tra le due, fa l’attrice, inizia col mostrarci le diapositive della sua famiglia d’origine, veneta, che come tutti i Veneti è indaffarata, ama bere, bestemmiare ed essere autonoma.

Con esilarante verve comica, sottolineandone tutti gli aspetti ironici e tragicomici, ci presenta la sua famiglia, tradizionale in tutti i sensi, con genitori che stanno insieme da 45 anni, che hanno concentrato tutte le attenzioni sulla loro figlia unica, con una madre iperpresente ai limiti del soffocamento. A fare da contorto, ci sono nonni, zii, amici di famiglia. Ma la famiglia della sua compagna Giulia, di professione medico, non è stata conformista, rigida, dai ruoli definiti però. E già qui si insinua una rottura in questo quadro tipicamente italiano della famiglia tradizionale, quasi considerato il miglior modello possibile. Da questo viaggio nel passato, si ritorna però al presente del salotto in pieno trasloco in cui adesso la famiglia sono loro due: Annagaia e Giulia, dove, sempre con incontenibile ironia, Annagaia si descrive gay “da numerose relazioni”, all’opposto Giulia non aveva ancora avuto storie con donne e che ancora non conosce bene questo mondo. In realtà, la coppia gay non si discosta molto dalla coppia etero, a parte per il fatto che due donne possono scambiarsi i vestiti e tocca capire chi parla più dell’altra e mentre le due donne parlano, passano gli anni e non si lasciano mai. Annagaia e Giulia sono due donne che stanno insieme forse perché una è medico e l’altra è ipocondriaca, come ci dice con la sua tipica comicità Annagaia, e rappresentano due polarità opposte nella coppia: la prima è l’attrice creativa, disordinata, poco incline ai lavori domestici, che rifugge le responsabilità della loro relazione, Giulia è precisa, ordinata, l’elemento stabile nel duo e vorrebbe avere un figlio. Su questo desiderio di Giulia, la coppia entra in crisi, per svariate ragioni, interne ed esterne al rapporto. Alle ansie, alle paure, all’evitamento delle responsabilità da parte di Annagaia, si affianca un’Italia che non consente le adozioni alla coppie omossessuali per cui diventa davvero difficile realizzare il progetto di un figlio.  

Modern family 1.0 con leggerezza, umorismo, ironia ci conduce nella vivace, spumeggiante, esilarante drammaturgia della compagnia teatrale Le Brugole in cui Giovanna Donini, coautrice insieme ad Annagaia Marchioro e Virginia Zini delineano l’evoluzione della famiglia italiana negli ultimi 50 anni, squarciando il velo dell’ipocrisia, dei luoghi comuni e degli stereotipi sociali, sia nella famiglia etero che nella famiglia gay, senza fare sconti a nessuno. Particolarmente densa è risultata l’osservazione della Marchioro sul rapporto lesbico, di cui l’attrice sottolinea, con poesia ed ironia, l’eternità della relazione sentimentale tra donne, poiché prima di lasciarsi le donne parlano e si confrontano, e mentre parlano trascorrono gli anni, per poi scoprirsi ancora insieme. Nel contempo, l’attenzione è puntata sulla società contemporanea che ancora resiste ai cambiamenti sociali in corso, dato che solo da qualche anno riconosce le unioni civili a cui però non è permesso ancora di adottare bambini. Le nuove realtà sociali e sentimentali emerse sono state affrontate con talento, straordinarie doti interpretative e tempi comici esaltati dall’esilarante umorismo di Annagaia Marchioro e Giulia Maulucci, subentrata nelle ultime repliche al posto di Virginia Zini, attualmente in maternità. Come già evidente in altre performance, Ia Marchioro, con la sua energia, dà prova di sapersi muovere tra più registri interpretativi, alternando a fasi comiche, momenti di drammatico conflitto interiore, riuscendo ad emozionare i presenti. Significativo, a riguardo, il passaggio della telefonata alla madre in cui le rivela la propria omosessualità dopo molteplici esitazioni che caratterizzano tutta la durata della pièce a dimostrazione della persistente paura di farsi accettare. I loro personaggi risultano quindi ben caratterizzati nelle loro rispettive personalità. Il pubblico in sala è partecipe e coinvolto tra cui è presente anche una divertita Serena Dandini con la quale la Marchioro ha lavorato recentemente nel programma televisivo La tv delle ragazze.

 

Mena Zarrelli

20 maggio 2019

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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