Recensione dello Spettacolo SHAKESPEARE/SONETTI in scena al Teatro Vascello dal 12 al 17 marzo 2019
Con Shakespeare/Sonetti Valter Malosti conclude la sua trilogia iniziata con Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia. Nella costruzione drammaturgica di Fabrizio Sinisi e dello stesso Malosti i Sonetti sono riadattati in forma di monologo. È scrupolosa l’operazione di traduzione e modernizzazione del verso fin nella sua esecuzione che rammenta trasversale il flow del rapping.
L’esecuzione battente e sonora di questo ardito monologo è tutta affidata a Malosti, Io narrante e regista. La scena – sullo sfondo – ha le sembianze di un quadro rinascimentale al cui centro Shakespeare (Elena Serra, perfettamente camuffata dal trucco curato da Bruna Calvaresi), seduto allo scrittoio, doppia i versi recitati da Malosti nelle vesti del poeta buffone; ai lati, due teche/altari sono occupate dai personaggi fulcro dei Sonetti: la Dark Lady (Michela Lucenti) e il Fair Youth (Marcello Spinetta). In contrapposizione a tale atmosfera tenebrosa, Malosti domina il proscenio, giullare invasato dal pallore clownesco nel suo esuberante abito di lustrini vivacissimi e sfolgoranti; tagliente e letale accende un duello tra danza, musica e versi a cui fanno eco le risate beffeggianti e artificiali da sitcom. L’aria surreale e misteriosa rivela sin dal principio presagi funesti.
Se i primi versi celebrano l’amore platonico, quasi filiale, luminoso per il Fair Youth, tutto è poi sovvertito quando appare la diavolessa, la Dark Lady. L’opposizione tra il giovane biondo e la donna bruna, tra luce e oscurità è elemento peculiare nei Sonetti di Shakespeare ed è esplicita nelle coreografie di Michela Lucenti. Il disegno coreografico possiede un movimento narrativo indipendente e suggestivo che cattura la poesia nelle linee sinuose dei gesti.
La danza vorticosa della Dark Lady è l’iniziazione erotica, l’origine delle pulsioni carnali e degli ardori spudorati che satureranno la scena. Il bello e l’armonia saranno profanati dal peccato originale quando la Dark Lady offrirà la mela, già addentata, al poeta buffone. Ed allora farà il suo ingresso il Poeta Rivale (Maurizio Camilli) che sedurrà il giovane ragazzo in una danza erotica e impetuosa.
Il buffone abbandonerà gli abiti sfarzosi per tornare in scena con indumenti borghesi. L’uomo nelle vesti povere e grigie, affranto e smarrito nell’animo, procederà ora a passo lento verso la morte. E nell’epilogo cupo, febbrile e convulso i personaggi si sovrapporranno nello spazio e nel tempo. Il terrore si fonderà al desiderio.
Valter Malosti, già consolidato regista, ha dato prova di essere abile attore modulando tutte le numerose sfaccettature del suo personaggio e non soltanto in termini di mimica. L’adattamento di Sinisi/Malosti tramite la ricercata rielaborazione dei Sonetti dà vita ad una singolare e autonoma riscrittura drammaturgica. L’ardito lavoro è suggellato dal tetro progetto sonoro che inserisce, inoltre, il canto dal vivo (Michela Lucenti intona magnificamente un Modugno a tinte cupe). Tuttavia, l’insieme è frammentario. I cambi di scena e le alternanze tra i performer sono scomposte; interrompono il flusso che, al contrario, è possente nel ritmo musicale dei versi recitati da Malosti. Inevitabilmente, ciò determina un certo distacco nello spettatore che, pur riconoscendo la qualità della performance, non sente quel coinvolgimento autentico auspicato. L’intento di unire danza, musica e versi è operazione sempre ardua. E appunto, Shakespeare/Sonetti risulta un ensemble di sequenze, sì notevoli, ma che non riescono a innescare la scintilla che suggella un risultato organico.
Caterina Matera
16 marzo 2019
Informazioni
SHAKESPEARE/SONETTI
Versione italiana e adattamento teatrale di Fabrizio Sinisi e Valter Malosti
Regia Valter Malosti
Coreografie Michela Lucenti
Con:
Valter Malosti Io narrante / Il Poeta come buffone
Michela Lucenti Dark Lady
Maurizio Camilli Il poeta rivale
Marcello Spinetta Il giovane ragazzo
Elena Serra S.
Scene e costumi: Domenico Franchi
Luci: Cesare Agoni, Sergio Martinelli
Acconciature e trucco: Bruna Calvaresi
Assistente alla regia: Elena Serra
Canzoni: Domenico Modugno (Un pagliaccio in paradiso, Che cosa sono le nuvole, Dio come ti amo)
Progetto sonoro: Valter Malosti
Musiche, voci e frammenti sonori da: Alan Splet, Murcof, Bruno Pronsato, Michael Nyman, Al Pacino, Scanner, Arvo Pärt; estratti da Liquefatto, progetto musicale di Gup Alcaro e Valter Malosti
Suono: Fabio Cinicola
Direttore di scena: Gennaro Cerlino
Una produzione TPE - Teatro Piemonte Europa, Centro Teatrale Bresciano, Teatro di Dioniso