Recensione di Rapunzel - Il Musical in scena al Teatro Brancaccio dal 6 al 24 aprile 2016
Dopo il grande successo della scorsa stagione Rapunzel è finalmente tornato con un tour ricco di date sia italiane che estere. Un cast strepitoso capitanato dalla splendida Lorella Cuccarini, nel ruolo di Madre Gothel, che insieme ad Alessandra Ferrari (Rapunzel), a Giulio Corso (Phil) ed ai 18 performer della compagnia mettono in scena una versione tutta italiana della celebre favola dei fratelli Grimm.
Le canzoni, scritte appositamente da Alessandro Procacci, Davide Mangiabosco e Paolo Barillari, arricchiscono questo eccezionale pacchetto di bravura e versatilità, e danno la possibilità di mettere in luce non solo le capacità dei personaggi principali, ma anche di quelli più secondari. Tutti gli attori recitano, ballano e cantano in maniera esemplare, ma soprattutto in una veste originale e moderna: una comicità contestualizzata ai nostri giorni, arguta e semplice. Di particolare bellezza sono anche le scenografie, ad opera di Alessandro Chiti, che contano ben 15 quadri in continuo movimento, azionati da uno staff di primo ordine. Inoltre, per la prima volta in assoluto, ci troviamo di fronte ad una double-fiction in teatro, ovvero i personaggi si trasformeranno in cartoni all'intenro di video animati, in un continuo scambio tra cartoon e realtà. Oltre alle scenografie da sogno troviamo anche dei costumi da favola realizzati da Francesca Grossi, in particolare quelli sfoggiati da Madre Gothel.
La trama è una rivisitazione della storia di Raperonzolo, scritta dai fratelli Grimm, e racconta la storia di una giovane fanciulla dai magici capelli, rapita in tenera età dalla zia, una strega vanesia ed egoista, Gothel (Go to Hell), la quale, invidiosa della forza di sua sorella, la regina Gretel, aveva deciso di mantenersi bellissima per l'eternità, ma solo grazie all'aiuto della magia di Rapunzel poteva riuscire nel suo intento. Nonostante i lunghi anni di segregazione la curiosità, e soprattutto l'amore per il giovane e affascinante ladro Phil, riporteranno la giovane alla corte dei suoi genitori. L'intento della favola è quello di far emergere i veri valori della vita, che non sono legati alle frivolezze dell'aspetto fisico o delle apparenze, ma risiedono nelle cose semplici e naturali.
Veronica Mancino
10 aprile 2016