Martedì, 26 Novembre 2024
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La dodicesima notte di William Shakespeare: la verità è “quel che volete”

Recensione dello spettacolo La dodicesima notte in scena al teatro Eliseo dal 8 al 20 marzo 2016

Per la produzione Marche Teatro, in coproduzione con il teatro Franco Parenti, con la regia di Carlo Cecchi approda al teatro Eliseo “La dodicesima notte”, pièce ricca di poesia che ben rende omaggio al genio del bardo. Un altro spettacolo di grande livello nel teatro guidato da Luca Barbareschi che finora (eccezzione fatta per un paio di spettacoli) ha messo su una delle stagioni più interessanti, ricche e variegate del panorama romano e non solo.

La dodicesima notte (o “quel che volete”), nome attribuito all’opera in quanto si pensa sia stata messa in scena per la prima volta il giorno dell’Epifania (dodicesima notte dopo il Natale), è una delle commedie Shakespeariane dove la musica più riesce ad avvolgere lo spettatore durante lo svolgersi della storia. Per questo motivo piace la trovata di affidare le musiche a Nicola Piovani e di farle suonare, durante lo spettacolo, da tre musicisti (Luigi Lombardi D’Aquino, Federico Occhiodoro, Alessio Mancini) posti ai lati del palco. La scenografia, curata da Sergio Tramonti, a primo impatto può sembrare essenziale, ma proprio grazie all’uso dell’ottima musica dal vivo, sembra come venir affidata per buona parte all’immaginazione dello spettatore. Cosa che rende ancor più suggestiva la messa in scena. Sul palco troveremo difatti solo pochi oggetti di scena, gli attori nei loro abiti d’epoca ed un pavimento in grado di ruotare in senso orario lasciando solo il centro immobile. Trovata questa che permette agli attori di allungare i limiti del loro agire, di giocare con le distanze, di far vedere agli astanti diverse le diverse prospettive dell’azione, come un mondo che gira senza sosta ma che alla fine torna sempre al punto di partenza.

Nel corso della pièce attraggono più delle altre le ottime performance di Carlo Cecchi, nel ruolo del beffato Malvoio e quella di Dario Iubatti, rispettivamente maggiordomo e buffone al servizio della Contessa Oliva (Barbara Ronchi). 

Ci troviamo in Illiria e tutta la vicenda si svolge intorno all’amore che il Duca Orsino (Remo Stella) prova per Oliva che però ha giurato penitenza per sette anni dopo la morte del suo fratello. Il Duca decide quindi di affidare il corteggiamento a Cesario (Eugenia Costantini), suo servitore che però nasconde la sua vera identità. Questa è difatti Viola, che dopo aver perso il suo fratello gemello Sebastiano (Davide Giordano) in mare ha deciso di prendere queste sembianze. Sebastiano però non è morto, è stato salvato da Antonio (Federico Brugnone) e quando arriverà in città, così identico a Cesario/Viola, darà il via ad una serie di malintesi che rischieranno di compromettere ogni cosa.

Come da copione nelle commedie di Shakespeare i nodi finiranno per sciogliersi ed il lieto fine sarà assicurato. Nel mentre ha luogo il diverte piano escogitato da Sir Toby (Vincenzo Ferrara), Sir Andrew (Loris Fabiani), Maria (Daniela Piperno) e Fabian (Giuliano Scarpinato) per mettere in ridicolo il maggiordomo Malvoio che regala grandi risate e momenti musicali di alto livello. 

Nel complesso una messa in scena ben riuscita che per due ore e mezza tiene lo spettatore interessato e divertito al contempo.

 

Enrico Ferdinandi

9 marzo 2016

 

informazioni

 

di William Shakespeare

traduzione Patrizia Cavalli

regia Carlo Cecchi

musiche di scena Nicola Piovani

scena Sergio Tramonti

costumi Nanà Cecchi

disegno luci Paolo Manti

ORSINO, Duca d’Illiria Remo Stella

VALENTINO, Gentiluomo al servizio del Duca Giuliano Scarpinato 

UFFICIALE al servizio del Duca Rino Marino

VIOLA, poi travestita da CESARIO  Eugenia Costantini

SEBASTIANO, suo fratello gemello Davide Giordano

CAPITANO della nave naufragata Rino Marino

ANTONIO, altro capitano di mare, amico di Sebastiano Federico Brugnone

OLIVIA, Contessa Barbara Ronchi

MARIA, sua cameriera personale Daniela Piperno

SIR TOBY, zio di Olivia Vincenzo Ferrera

SIR ANDREW, protetto di Sir Toby Loris Fabiani

MALVOLIO, maggiordomo di Olivia Carlo Cecchi

FABIAN, al servizio di Olivia Giuliano Scarpinato

FESTE, buffone di Olivia Dario Iubatti

musicisti 

Luigi Lombardi d’Aquino tastiere e direzione musicale

Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra
Federico Occhiodoro strumenti a percussione

assistente alla regia Dario Iubatti

assistente alla scena Sandra Viktoria Müller

direttore tecnico dell’allestimento Roberto Bivona

tecnico luci Camilla Piccioni

macchinista Edoardo Romagnoli

fonico Giovanni Grasso

sarta Marianna Peruzzo

amministratore di compagnia Francesca Leone

direttore di produzione Marta Morico

comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo

MARCHE TEATRO

in coproduzione con Teatro Franco Parenti

foto di scena Alessandro Cecchi

 

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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