Recensione dello spettacolo La dodicesima notte in scena al teatro Eliseo dal 8 al 20 marzo 2016
Per la produzione Marche Teatro, in coproduzione con il teatro Franco Parenti, con la regia di Carlo Cecchi approda al teatro Eliseo “La dodicesima notte”, pièce ricca di poesia che ben rende omaggio al genio del bardo. Un altro spettacolo di grande livello nel teatro guidato da Luca Barbareschi che finora (eccezzione fatta per un paio di spettacoli) ha messo su una delle stagioni più interessanti, ricche e variegate del panorama romano e non solo.
La dodicesima notte (o “quel che volete”), nome attribuito all’opera in quanto si pensa sia stata messa in scena per la prima volta il giorno dell’Epifania (dodicesima notte dopo il Natale), è una delle commedie Shakespeariane dove la musica più riesce ad avvolgere lo spettatore durante lo svolgersi della storia. Per questo motivo piace la trovata di affidare le musiche a Nicola Piovani e di farle suonare, durante lo spettacolo, da tre musicisti (Luigi Lombardi D’Aquino, Federico Occhiodoro, Alessio Mancini) posti ai lati del palco. La scenografia, curata da Sergio Tramonti, a primo impatto può sembrare essenziale, ma proprio grazie all’uso dell’ottima musica dal vivo, sembra come venir affidata per buona parte all’immaginazione dello spettatore. Cosa che rende ancor più suggestiva la messa in scena. Sul palco troveremo difatti solo pochi oggetti di scena, gli attori nei loro abiti d’epoca ed un pavimento in grado di ruotare in senso orario lasciando solo il centro immobile. Trovata questa che permette agli attori di allungare i limiti del loro agire, di giocare con le distanze, di far vedere agli astanti diverse le diverse prospettive dell’azione, come un mondo che gira senza sosta ma che alla fine torna sempre al punto di partenza.
Nel corso della pièce attraggono più delle altre le ottime performance di Carlo Cecchi, nel ruolo del beffato Malvoio e quella di Dario Iubatti, rispettivamente maggiordomo e buffone al servizio della Contessa Oliva (Barbara Ronchi).
Ci troviamo in Illiria e tutta la vicenda si svolge intorno all’amore che il Duca Orsino (Remo Stella) prova per Oliva che però ha giurato penitenza per sette anni dopo la morte del suo fratello. Il Duca decide quindi di affidare il corteggiamento a Cesario (Eugenia Costantini), suo servitore che però nasconde la sua vera identità. Questa è difatti Viola, che dopo aver perso il suo fratello gemello Sebastiano (Davide Giordano) in mare ha deciso di prendere queste sembianze. Sebastiano però non è morto, è stato salvato da Antonio (Federico Brugnone) e quando arriverà in città, così identico a Cesario/Viola, darà il via ad una serie di malintesi che rischieranno di compromettere ogni cosa.
Come da copione nelle commedie di Shakespeare i nodi finiranno per sciogliersi ed il lieto fine sarà assicurato. Nel mentre ha luogo il diverte piano escogitato da Sir Toby (Vincenzo Ferrara), Sir Andrew (Loris Fabiani), Maria (Daniela Piperno) e Fabian (Giuliano Scarpinato) per mettere in ridicolo il maggiordomo Malvoio che regala grandi risate e momenti musicali di alto livello.
Nel complesso una messa in scena ben riuscita che per due ore e mezza tiene lo spettatore interessato e divertito al contempo.
Enrico Ferdinandi
9 marzo 2016
informazioni
di William Shakespeare
traduzione Patrizia Cavalli
regia Carlo Cecchi
musiche di scena Nicola Piovani
scena Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
disegno luci Paolo Manti
ORSINO, Duca d’Illiria Remo Stella
VALENTINO, Gentiluomo al servizio del Duca Giuliano Scarpinato
UFFICIALE al servizio del Duca Rino Marino
VIOLA, poi travestita da CESARIO Eugenia Costantini
SEBASTIANO, suo fratello gemello Davide Giordano
CAPITANO della nave naufragata Rino Marino
ANTONIO, altro capitano di mare, amico di Sebastiano Federico Brugnone
OLIVIA, Contessa Barbara Ronchi
MARIA, sua cameriera personale Daniela Piperno
SIR TOBY, zio di Olivia Vincenzo Ferrera
SIR ANDREW, protetto di Sir Toby Loris Fabiani
MALVOLIO, maggiordomo di Olivia Carlo Cecchi
FABIAN, al servizio di Olivia Giuliano Scarpinato
FESTE, buffone di Olivia Dario Iubatti
musicisti
Luigi Lombardi d’Aquino tastiere e direzione musicale
Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra
Federico Occhiodoro strumenti a percussione
assistente alla regia Dario Iubatti
assistente alla scena Sandra Viktoria Müller
direttore tecnico dell’allestimento Roberto Bivona
tecnico luci Camilla Piccioni
macchinista Edoardo Romagnoli
fonico Giovanni Grasso
sarta Marianna Peruzzo
amministratore di compagnia Francesca Leone
direttore di produzione Marta Morico
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
MARCHE TEATRO
in coproduzione con Teatro Franco Parenti
foto di scena Alessandro Cecchi