#recensione dello spettacolo Edith Piaf, tutto deve ancora cominciare, in scena all'Auditorium Cavour di Frascati dal 18 al 20 dicembre 2015
Che anno speciale fu per la musica il 1915. Pensate cento anni fa sono nati il soprano Elisabeth Schwarzkopf, Carlos Gardel, Billie Holiday e a distanza di sette giorni l’uno dall’altra, in dicembre, Sinatra e la Piaf. Ed è di quest’ultima che vi parliamo per la celebrazione che ne ha voluto fare la compagnia di danza neoclassico-contemporanea “Sonia Nifosi Motion Dance Group” con lo spettacolo “Edith Piaf, tutto deve ancora cominciare” visto in anteprima nazionale, nei giorni dell’anniversario, presso l’Auditorium Cavour a Frascati. In verità si tratta della terza versione ( anche questa inedita ) dell’omaggio alla voce di Francia dopo “Padam,Padam…Piaf!” del 2009 e “La Vie en Rose” del ’13, anno del cinquantenario della scomparsa.
È un itinerario di danza-prosa ispirato alla vita tragica ed esaltante del passerotto ( nell’argot parigino per l’appunto piaf ) la cui voce s’ode durante lo spettacolo con i suoi numerosi successi. Le coreografie, nate sulle canzoni, creano suggestive atmosfere che ci raccontano la storia di molte vite, ma non solo. Coi danzatori entrano in scena anche quattro attori che interpretano figure fondamentali per la Stella Immortale: la sorella Simone, Cocteau, un grande amore ( il pugile Marcel Cerdan ) e i tre impresari.
A guidare come sempre il progetto ( coreografie, testi e regia ) è l’infaticabile e geniale Sonia Nifosi, anche produttrice dell’omaggio ( di questi tempi una sfida assai meritoria! ). Con lei un trio di affezionati artisti. Il Primo Ballerino Davide Nardi è interprete di molti personaggi e in molti generi di danza e al termine ha sempre ricevuto, meritatamente, una valanga di applausi. Valeria Bertoni e Vanessa Costabile completano il cast base con molti ruoli affrontati con impegno e pathos. In un pas de deux mozzafiato emerge con Nardi Chiara Sposito che è stata scritturata per questa edizione con Anastasia Crastolla, Micaela Viscardi, Davide Buffone, Marco Passarello, Antonio Picciolo, Vincenzo Veneruso. Tutti loro hanno varie parti ed esibizioni in corpo e dimostrano d’integrarsi con la cifra stilistica della “Motion Dance Group”. Molti i quadri e le figurazioni che ci hanno nuovamente colpito e affascinato in un tourbillon di malinconia, tristezza, tragicità, ilarità, allegria: ma su tutti abbiamo trovato di pasta sopraffina, da applauso a scena aperta i brani d’ensamble ispirati a “Padam, Padam” e a “Non, je ne regrette rien” ( in una versione LIS davvero originale). In “Edith Piaf, tutto deve ancora cominciare”, diremo quasi in sintonia col titolo, c’è stato pure un debutto, quello della commovente Yasmine Bertoni, di soli 7 anni, che ha impersonato una piccola Edith Piaf senza tradire emozione. Per le parti recitate inserite, come precisato, in questo contesto ballettistico, abbiamo visto quattro attori ben immedesimati. Miriam Mesturino offre, nel ruolo di Simone Berteaut, una prova veemente, distante dalle parti che abitualmente la vedono in scena. Federico Scribani, Claudio Morici, Francesco Castiglione l’affiancano con scrupolo, coinvolgimento emotivo.
Lo spettacolo in questione, a quanto è dato sapere, entra nel repertorio della compagnia anche per la tournée 2016, abbinato alla nuova produzione “Un Americano a Parigi”, previsto in maggio in cartellone al Teatro Dell’Angelo di Roma. Siamo certi che non si tratterà di una versione “canonica”, ma ugualmente originale, come la firma Nifosi ci ha ormai abituato.
M.V.K.
25 gennaio 2016