Sabato, 23 Novembre 2024
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Il male dentro: Echi lontani dal giardino dei Finzi-Contini

Recensione dello spettacolo Il male dentro, in scena al Teatro Elettra dal 29 ottobre all'1 novembre 2015

La Seconda Guerra Mondiale è finita da poco e l'Italia si ritrova in un deserto di macerie reali e psicologiche dalle quali sembra non riuscirà mai ad uscirne fuori e tantomeno a riprendersi.
In questo deserto morale e umano si aggirano i protagonisti di questo racconto che come spettri sopravvivono, chi in un modo chi in un altro, nelle loro vite fatte a brandelli dal precipitare degli eventi storici.

Uomini che hanno denunciato ebrei all'avvento delle leggi razziali sono restati e sopravvissuti mantenendo un freddo distacco bogartiano da tutto e da tutti, altri che sono stati denunciati e deportati si sono salvati, sono tornati e vogliono avere troppe risposte ad altrettanti perché. Altri ancora aspettano di consumare a sangue freddo una vendetta che, per una serie sfortunata di coincidenze, non serviranno mai.

Donne senza più un appiglio alla realtà si rifugiano tra le braccia di uomini arroganti e pieni di se, ma che a conti fatti contano bene poco, ed altre ancora scoprono che il fratello in realtà non è il fratello e divise tra due uomini devono decidere da che parte della barricata sociale stare.

Uomini gonfi di male, ridotti a ragni che giorno dopo giorno, vinti o vincitori, hanno tramato e continuano a tramare la loro rete di inganni, filo dopo filo, per fagocitare nelle loro fauci amici, nemici, parenti, familiari, estranei, da tutto ciò che li circonda con l'errata certezza che solo ispirando rispetto, incutendo terrore e schiacciando gli altri si possa sopravvivere... ma sono privi, apparentemente, della consapevolezza che il Male genera solo altro Male.

Una messa in scena interessante dove spiccano non tanto gli spettri consumati dall'odio ideologico e sociale dei Vincitori - sconfitti ma gli Sconfitti-vincitori che tramano nel buio per scoprire verità sulla loro vita e storiche che gli sono precluse. Come scrisse tanti anni fa Scerbanenco: tutti diventano traditori di tutti, anche di se stessi, pur di raggiungere qualcosa o uno scopo prefissato.

A volte gli attori hanno incespicato, cose che capitano, ma nel complesso lo spettacolo è risultato piacevole e senza cali di tensione fino alle ultime battute. Qualche personaggio forse un po' troppo stereotipato e marcatamente esasperato. Hanno spiccato sugli altri Monica Carpanese e Fulvio Filoni.


Fabio Montemurro
2 novembre 2015

 

Informazioni

 

Il male dentro

liberamente tratto da “Cronaca” di Leopoldo Trieste

presentato dalla Compagnia Cuori & Picche

regia di Alberto Buccolini.

In scena Ylenia Assogna, Roberto Luigi Mauri, Alberto Buccolini, Fulvio Filoni e  Monica Carpanese.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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