Domenica, 24 Novembre 2024
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Il Riccardo III di Massimo Ranieri incanta la platea dell'Ambra Jovinelli

Recensione di Riccardo III, in scena al teatro Ambra Jovinelli dal 22 ottobre al 1 novembre 2015

Il teatro Ambra Jovinelli apre la stagione con l’incalzante ritmo del Riccardo III di Shakespeare nella versione di Massimo Ranieri.

I cinque atti, della versione originale, diventano due. La traduzione e l’adattamento del testo è stato affidato ad uno dei massimi anglisti al mondo, Masolino D’Amico. Ranieri, nei panni del Re sanguinario, corrotto, storpio, ingannatore e folle, cura anche la regia dello spettacolo mentre le musiche sono state composte, appositamente per l’occasione, da Ennio Morricone. Quattordici sono gli attori che accompagnano Ranieri sulla scena. Già questi elementi lasciano ben intendere l’alto livello della messa in scena. 

L’obiettivo che Massimo Ranieri si era prefissato quando aveva pensato di mettere in scena questo dramma storico è stato raggiunto a pieni voti. Sul palco assistiamo alla scalata al potere di un uomo malvagio, ma allo stesso tempo inquietante ed accogliente, come da lui stesso definito. Una di quelle figure che oggi siamo fin troppo abituati a vedere nel quotidiano. 

Forse è per questo motivo che Ranieri ha scelto di attualizzare ad oggi la scena. Costumi in chiave moderna, giacche, camice e pantaloni neri. Lord, Sir e Lady durante le loro conversazioni fumano sigarette e bevono alcolici. Voci fuori campo ricordano ciò che si vorrebbe dimenticare. Gli omicidi non vengono compiuti con veleni o pugnali ma pistole che, quando scoccano i loro proiettili, svegliano il pubblico dalle sue fragili convinzioni portando un velo di inquietudine in platea. 

Un plauso alle scene disegnate da Lorenzo Cutuli, che ricordano atmosfere da film noir anni ’50. Entrando in sala non ci troviamo di fronte ad un sipario chiuso, ma ad un semicerchio di legno pronto ad aprirsi e chiudersi per dar vita ad ogni cambio di scena. Un complesso meccanismo che incarna il microcosmo di un potere corrotto che alla fine non vede trionfare nessuno. Maurizio Fabretti (light designer), rende sul palco la dicotomia bianco-nero, bene-male, con penombre e tagli di luci che rendono la figura dello storpio Riccardo ancor più inquietante. Si tratta di una figura in conflitto con tutti, perfino con sè stessa.

Alla fine Re Riccardo conquista la platea che però rimane attonita e sorpresa per buona parte dello spettacolo. Le incalzanti melodie di Morricone, che hanno segnato il cambio delle scene, sono come bronzee tube da guerra che vanno a scuotere l’animo degli astanti risvegliando istinti primordiali. 

Il perfezionista Ranieri è riuscito nel suo intento; il suo Riccardo III è un folle dittatore dei nostri giorni che alla fine si ritroverà da solo, morente sul palco-campo da guerra. Il suo corpo martoriato da quello stesso ingranaggio che ora non può più chiudersi, poiché ostacolato dal cadavere di chi lo ha fatto girare fino al punto di rottura.

Una rivisitazione azzeccata che rende onore a Shakespeare. Uno dei più bei spettacoli visti in questo inizio di stagione a Roma e che consacra, ancora una volta, Massimo Ranieri sull’Olimpo del nostro teatro.

 

Enrico Ferdinandi

23 ottobre 2015

 

 

informazioni

Presentato da

RA.MA. 2000 International

Con Massimo Ranieri

Cast

Roberto Vandelli, Massimo Cimaglia, Paolo Lorimer, Carla Cassola, Margherita Di Rauso, Paolo Giovannucci, Giorgia Salari, Antonio Rampino, Gaia Bassi, Roberto Bani, Luigi Pisani, antonio Speranza, Alessandro Parise, Mario Scerbo

Di William Shakespeare

Traduzione e adattamento Masolino D'Amico

Scene Lorenzo Cutili

Costumi Nanà Cecchi

Light Designer Maurizio Fabretti

Musiche originali Ennio Morricone

Regia Massimo Ranieri

Regista assistente Roberto Bani

 

Orari spettacolo

dal martedì al sabato h 21:00, la domenica h 17:00

sabato 24 ottobre ore 16:30

Durata spettacolo: 2 ore e 30  compreso intervallo

Prezzo Biglietti

Poltronissima € 33,00

Poltrona € 26,00

I Galleria settore A € 22,00

I Galleria settore B € 18,00

II Galleria € 17

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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