Recensione di Riccardo III, in scena al teatro Ambra Jovinelli dal 22 ottobre al 1 novembre 2015
Il teatro Ambra Jovinelli apre la stagione con l’incalzante ritmo del Riccardo III di Shakespeare nella versione di Massimo Ranieri.
I cinque atti, della versione originale, diventano due. La traduzione e l’adattamento del testo è stato affidato ad uno dei massimi anglisti al mondo, Masolino D’Amico. Ranieri, nei panni del Re sanguinario, corrotto, storpio, ingannatore e folle, cura anche la regia dello spettacolo mentre le musiche sono state composte, appositamente per l’occasione, da Ennio Morricone. Quattordici sono gli attori che accompagnano Ranieri sulla scena. Già questi elementi lasciano ben intendere l’alto livello della messa in scena.
L’obiettivo che Massimo Ranieri si era prefissato quando aveva pensato di mettere in scena questo dramma storico è stato raggiunto a pieni voti. Sul palco assistiamo alla scalata al potere di un uomo malvagio, ma allo stesso tempo inquietante ed accogliente, come da lui stesso definito. Una di quelle figure che oggi siamo fin troppo abituati a vedere nel quotidiano.
Forse è per questo motivo che Ranieri ha scelto di attualizzare ad oggi la scena. Costumi in chiave moderna, giacche, camice e pantaloni neri. Lord, Sir e Lady durante le loro conversazioni fumano sigarette e bevono alcolici. Voci fuori campo ricordano ciò che si vorrebbe dimenticare. Gli omicidi non vengono compiuti con veleni o pugnali ma pistole che, quando scoccano i loro proiettili, svegliano il pubblico dalle sue fragili convinzioni portando un velo di inquietudine in platea.
Un plauso alle scene disegnate da Lorenzo Cutuli, che ricordano atmosfere da film noir anni ’50. Entrando in sala non ci troviamo di fronte ad un sipario chiuso, ma ad un semicerchio di legno pronto ad aprirsi e chiudersi per dar vita ad ogni cambio di scena. Un complesso meccanismo che incarna il microcosmo di un potere corrotto che alla fine non vede trionfare nessuno. Maurizio Fabretti (light designer), rende sul palco la dicotomia bianco-nero, bene-male, con penombre e tagli di luci che rendono la figura dello storpio Riccardo ancor più inquietante. Si tratta di una figura in conflitto con tutti, perfino con sè stessa.
Alla fine Re Riccardo conquista la platea che però rimane attonita e sorpresa per buona parte dello spettacolo. Le incalzanti melodie di Morricone, che hanno segnato il cambio delle scene, sono come bronzee tube da guerra che vanno a scuotere l’animo degli astanti risvegliando istinti primordiali.
Il perfezionista Ranieri è riuscito nel suo intento; il suo Riccardo III è un folle dittatore dei nostri giorni che alla fine si ritroverà da solo, morente sul palco-campo da guerra. Il suo corpo martoriato da quello stesso ingranaggio che ora non può più chiudersi, poiché ostacolato dal cadavere di chi lo ha fatto girare fino al punto di rottura.
Una rivisitazione azzeccata che rende onore a Shakespeare. Uno dei più bei spettacoli visti in questo inizio di stagione a Roma e che consacra, ancora una volta, Massimo Ranieri sull’Olimpo del nostro teatro.
Enrico Ferdinandi
23 ottobre 2015
informazioni
Presentato da
RA.MA. 2000 International
Con Massimo Ranieri
Cast
Roberto Vandelli, Massimo Cimaglia, Paolo Lorimer, Carla Cassola, Margherita Di Rauso, Paolo Giovannucci, Giorgia Salari, Antonio Rampino, Gaia Bassi, Roberto Bani, Luigi Pisani, antonio Speranza, Alessandro Parise, Mario Scerbo
Di William Shakespeare
Traduzione e adattamento Masolino D'Amico
Scene Lorenzo Cutili
Costumi Nanà Cecchi
Light Designer Maurizio Fabretti
Musiche originali Ennio Morricone
Regia Massimo Ranieri
Regista assistente Roberto Bani
Orari spettacolo
dal martedì al sabato h 21:00, la domenica h 17:00
sabato 24 ottobre ore 16:30
Durata spettacolo: 2 ore e 30 compreso intervallo
Prezzo Biglietti
Poltronissima € 33,00
Poltrona € 26,00
I Galleria settore A € 22,00
I Galleria settore B € 18,00
II Galleria € 17