Domenica, 08 Settembre 2024
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Il Globe Theatre e la festa del suo “Molto rumore per nulla”

Recensione de Molto rumore per nulla, in scena al Globe Theatre di Villa Borghese dal 5 al 30 Agosto 2015 

Nel terzo appuntamento di questa calda estate romana il Globe Theatre di Villa Borghese non delude e rende al suo pubblico una delle interpretazioni de Molto rumore per nulla più belle. 

 

Affermazione dovuta non solo alla qualità degli attori, tutti molto attenti e appassionati, ma al clima di gioia che si va a creare ad ogni messa in scena. Condizione, questa, alla quale questo teatro ci ha fin troppo bene abituato a provare, ma che viene arricchita, in questa rappresentazione, dalla presenza del trio di musicisti composto da  Michele Di Paolo, Luca Mereu e Antonio Pappadà che ci accompagna per tutto lo spettacolo e che rende dolce anche lo scorrere dell'intervallo, durante il quale il pubblico è stato coinvolto sulle note della pizzica salentina. Pizzica che è poi tornata a invadere la platea anche alla fine dello spettacolo con gli attori che si sono uniti alle danze creando un'immagine di rara bellezza del vivere teatrale.

Molto rumore per nulla... una frase, uno spettacolo, che potrebbe anche racchiudere tutta la stagione del Globe Theatre. Tanto rumore si era scatenato all'indomani della conferenza stampa di apertura della stagione estiva, si parlava di chiusura, di fondi non rinnovati. Poi per la volontà di Gigi Proietti l'apertura c'è stata, anche perché Roma non poteva fare a meno, per (un) nulla, di un teatro in grado di portare in poco meno di tre mesi oltre cinquantamila spettatori, ma soprattutto di trasmettere quell'arte immortale di Shakespeare attraverso compagnie sempre in grado di interpretare al meglio le opere del bardo.

Nella versione di Loredana Scaramella, si può notare l'influenza del maestro Gigi Proietti, gli atti sono due e non cinque. La storia non si svolge in Sicilia ma, come intuibile dall'uso della pizzica di cui vi abbiamo detto prima, in Salento. Rimangono però le parole di un sempiterno Shakespeare; quelle parole che raccontano di crisi, amori ideali o effettivi, cambiamenti nel fisico e nell'anima, di morte, condizioni che si possono condensare in una sola parola: vita.

Interessante leggere, fra le note di regia della Scaramella questa riflessione:

Uno dei sapori più dolci del teatro è nella ripetizione: il medesimo testo, col passare del tempo, ci si mostra cambiato. E’ un’esperienza perturbante guardare con occhi nuovi un oggetto conosciuto ma apre lo sguardo su orizzonti più vasti. Accanto ai temi che ci hanno appassionato, ne scorgiamo di nuovi. Ed è stimolante l’idea di affrontare questo viaggio con un gruppo di attori diverso, con una compagnia nata dagli incontri favoriti in questi anni dalle stagioni del Globe. Ecco il perché di una nuova versione di questa commedia che mi appare oggi come una riflessione molto brillante e ludica sul tema della crisi intesa come tempo della metamorfosi, su come un ostacolo, una difficoltà, possa trasformarsi in un’occasione di crescita personale e collettiva. Abbandonare abitudini e convinzioni ormai inadatte alle nostre vere esigenze è una necessità ed un’azione da intraprendere con coraggio, e anche con un po’ di umorismo, per avviare una rinascita della nostra società”. 

La scena è ridotta all'essenziale, ciò permette di dare maggior risalto alle interpretazioni degli attori, tutti da applausi, in particolar modo Mauro Santopietro (Benedetto), Barbara Moselli (Beatrice) e il dirompente Carlo Ragone (Corniolo, Baldassarre) che offrono al pubblico più di quanto possa dare la più sontuosa e ricercata delle scenografie. Bastano le parole e il modo nel quale esse vengono pronunciate.

Quest'ultima è, infondo, la più grande bellezza del teatro, nella passione che uno o più attori, sono in grado di trasmettere nel raccontare una storia che rimane attuale nel tempo in quanto racconta qualcosa che ci appartiene e ci fa riflettere su noi stessi e gli altri.

Il Globe Theatre rimane un appuntamento del quale Roma, anzi i romani non possono fare a meno. Lo dimostrano le presenze e lo scambio di emozioni che qui si crea ogni sera fra palco e platea.

 

Enrico Ferdinandi

31 agosto 2015

 

 

informazioni

 

Dal 3 al 20 settembre andrà in scena Otello, regia e adattamento di Marco Carniti

 

MOLTO RUMORE PER NULLA

di William Shakespeare

regia Loredana Scaramella

traduzione e adattamento Loredana Scaramella e Mauro Santopietro

con (in ordine alfabetico) Lara Balbo, Fausto Cabra, Cristiano Caccamo, Mimosa Campironi, Federigo Ceci, Jacopo Crovella, Diego Facciotti, Alessandro Federico, Daniele Griggio, Roberto Mantovani, Matteo Milani, Barbara Moselli, Ivan Olivieri, Loredana Piedimonte, Carlo Ragone, Mauro Santopietro, Federico Tolardo

musiche eseguite dal vivo da Michele Di Paolo, Luca Mereu, Antonio Pappadà

maestro movimenti di scena Alberto Bellandi

costumi Susanna Proietti

musiche Stefano Fresi

assistenti alla regia Francesca Cioci e Ivan Olivieri

assistente ai costumi Piera Mura 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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