Recensione Coppia che scoppia in scena al Teatro Kopó dal 9 al 12 e sal 16 al 19 luglio 2015
Coppia che scoppia ispirato alla piece “Due di noi” di M. Frayn, sintetizza in tre esilaranti sketch (nel suo formato ridotto per il pubblico estivo) quelle situazioni di una vita a due in cui tutti per qualche istante potremmo riconoscerci. Fa da cornice e struttura dello spettacolo la vita di due teneri anziani che ci fanno sorridere con i loro tick e goffe movenze abilmente caratterizzati dai due interpreti. I protagonisti sulla scena sono Adele e Oreste. o meglio X ed Y che in costante battibecco ripensano a quei momenti quotidiani diventati ormai topici per il loro rapporto a due.
Il pubblico non può che ridere delle loro vicende sia per la natura comica che contraddistingue i loro litigi. spesso dovuti all'esasperazione dei difetti di ciascuno, sia per la maestria con cui i due attori occupano lo spazio scenico cambiandone scenografie e i loro stessi costumi in corso d'opera. Potrebbe sembrare paradossale ma sembra evidente che la regia abbia puntato a rappresentare il lato negativo della natura umana, quel risvolto grottesco che l'uomo riesce a portare alla luce anche nei momenti più idilliaci come la nascita di un bambino. La riflessione dal tono quasi nostalgico che potremmo trarne è che sarebbe bello poter rivivere con la stessa leggerezza e distanza quegli episodi forse già vissuti da ciascuno di noi, eliminando la frustrazione che l'esperienza ci ha aiutato a gestirne i risvolti a volte tragici. Ma è possibile? In ogni modo con la stessa allegria mista al rancore del ricordo, sorridiamo per aver superato quei momenti e ci lecchiamo le ferite anche grazie ai validi rappresentanti della pantomima umana a cui assistiamo. Degne di nota le prove d'attore di
Francesca Epifani e Giuseppe Arnone di cui difficilmente dimenticheremo i diversi personaggi assunti ma soprattutto il pianto compulsivo della ex ed il piede ballerino del marito.
Così il teatro Kopò ci saluta con un felice arrivederci alla prossima stagione.
Silvia Doria
22 luglio 2015
