Domenica, 08 Settembre 2024
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Tifone… e il Vascello si imbatté nel Tifone della Societas Raffaello Sanzio

Recensione dello spettacolo Tifone in scena al Teatro Vascello dal 16 al 17 aprile

A sinistra, un uomo e un pianoforte; a destra, una donna “vestita” di microfoni e carta; al centro, una bilancia. Sullo sfondo, due eclissi nere: due poli magnetici sospesi, intorno al sinistro "ruota" il pianoforte musicato da Fabrizio Ottaviucci, intorno al destro invece la donna-strumento, la “viola vocale” Chiara Guidi, e i due artisti intervengono e si integrano naturalmente. Il nero domina incontrastato e affascinante la scena, lo sguardo dello spettatore, grazie anche ad un piano di luce soffusa, semplice ed efficace, non può che vertere sui due strumentisti e compositori. La musica, le parole e i personaggi che si impossessano del corpo dell'attrice nel complesso creano una sorta di concept album dal quale a tratti si afferrano le parole o le suggestioni sonore derivanti da esse, altre volte i suoni che riecheggiano nella tempesta, tra cui lo scroscio generato da perle imbizzarrite.

Dirige l'orchestra vocale l'attrice, di cui grandiosa è la maestria nell'indossare pluripolarmente le vesti dei vari personaggi, ispirata da una profonda e pluriennale collaborazione con Ottaviucci, autore delle musiche originali che accompagnano e si alternano alla viola vocale, e contribuiscono a raccontare le avventure della nave a vapore Nan-Shan. Il racconto a puntate di Conrad, narra infatti le gesta del capitano MacWhirr che sceglie imperterrito di combattere il pericolo avverso.

"Di che stoffa si può dire sia fatto un uragano finché non lo si è visto?”

Se alcuni segnali si traducono nello spettatore in percezioni sonore, altri sono inevitabilmente carichi di semantica. Perciò il pubblico è invitato ad attivare tutti i recettori possibili, e ad affrontare anch'egli una tempesta, il frutto un lavoro di sperimentazione profonda, a partire da un testo importante che non vuole essere messo in secondo piano anzi scardinato con amore e rispetto per poter rinascere sotto una nuova forma.

Una performance molto delicata, dove lo spettatore si impegna ad assaporare con estrema attenzione la lettura polidimensionale, per poter godere dei suoi benefici effetti.

 

Claudia Giglio

 

25 aprile 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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