Recensione di Alice Dragstore, in scena al teatro Studio Argot all’interno de #Primaverargot Rassegna Performativa Giovanile 2015
Uno specchio invisibile divide il pubblico e le protagoniste di Alice Dragstore, quattro Drag Queen poco propense ad accogliere Matteo, in arte Alice. Un nome che evoca la protagonista del romanzo di Lewis Carrol, che come Matteo si imbatte in una tana, la casa delle Drag Queen, un posto accessibile a pochi e dall’indirizzo poco noto. Matteo, infatti, non è accolto in maniera entusiasta, ma subito gli viene chiesto chi lo abbia condotto in quel posto, da cui è meglio scappare. Scendere nella “tana” significa non uscirne mai più come prima, inghiottite in un modo di finzione e arido di relazioni umane, dove però sopravvivono ancora i sogni di una vita diversa, evocando la felicità provata in passato. Matteo gradualmente diventa Alice, immersa in un modo che appare meraviglioso di lustrini e paillettes, ma che nasconde una grande solitudine, anche nel giorno del compleanno.
Solo lo specchio sembra riflettere quello che sfugge agli occhi degli altri, l’umanità e la grande fragilità delle Drag.
Nel camerino- tana non manca un coniglio bianco, chiamato Ossimoro, nome che indica la contraddizione e la condizione di vivere in quel mondo di mezzo, dove entra Matteo ed esce Alice, di giorno uomo e di sera Drag. C’è anche la Queen, la regina ostile e cinica, che quasi si prende gioco della povera Alice, e Bunny che sembra condurlo negli abissi della propria interiorità, creando smarrimento e confusione.
Gli attori, attraverso una straordinaria metamorfosi, dal portamento alla mimica facciale, sono stati la struttura portante dell’intero spettacolo, capaci di interpretare un ruolo che facilmente poteva risultare parodico o esasperato. Il testo, invece, sembra restare irrisolto, offrendo porzioni di storia ma senza addentrarsi e sviluppare un personaggio in particolare.
Lo spettacolo è inserito nel programma della #PRIMAVERA ARGOT, rassegna dedicata ai gruppi e compagnie indipendenti tra le più interessanti del panorama teatrale nazionale.
redazione
27 aprile 2015