Domenica, 24 Novembre 2024
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“Ritorno al presente”. Diciotto anni dopo: la resa dei conti di cinque amici

Recensione delle spettacolo Ritorno al presente in scena al Teatro Golden dal 21 aprile al 17 maggio 2015

Cast d’eccezione e cinematografico al Teatro Golden per la prima assoluta di “Ritorno al presente”. A calcare la scena ci sono, infatti, Nicolas Vaporidis (Filippo), Luca Angeletti (Pippo), Elena DI Ciocco (Laura), Ruben Rigillo (Giuseppe) e Augusto Fornari (Andrea), a cui spetta anche la regia e la scrittura del soggetto (ideazione realizzata assieme al fratello Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinipoli).

La storia è quella di cinque amici, o meglio ex amici, che dopo vent’anni d’assenza si ritrovano in una stanza a regolare dei conti mai stati chiusi. A farli confluire in questo conciliabolo è uno scherzo del destino capitato a Filippo, che battuta la testa dopo una partita di calcetto, ha una perdita della memoria recente e, prima di accasciarsi al suolo in cerca d’aiuto, chiama Pippo, convinto d’essere ancora nel 1997 al tempo del liceo. Giunto sul posto e capita la situazione Pippo riunisce la vecchia compagnia. Peccato che la data reale segni sul calendario 2015. 

 

Da quel 1997 sono cambiate molte cose dopo che Filippo ha tradito l’amicizia di Giuseppe proprio nella sera del suo compleanno, andando a letto con la sua fidanzata, Laura. Fatto spartiacque che ha fatto intraprendere a ognuno strade diverse: Filippo ha fatto una miriade di soldi con la speculazione edilizia, Pippo è diventato un primario di neurologia, Elena fa l’avvocato spendendo le proprie energie per i deboli, Giuseppe è un regista cinematografico di nicchia e Andrea, il più sfasciato, si barcamena in progetti velleitari, con il solito vizietto della cocaina, rimpiangendo il tempo che fu.

La reunion, oltre a far tornare la memoria a Filippo, sarà l’occasione forzata di saldare vecchie cause in sospeso, di scusarsi, di mettersi al confronto con gli altri, con le proprie scelte e soprattutto con se stessi, di ammettere come i genuini sogni adolescenziali e l’amicizia sincera giovanile siano naufragati, sommersi dalle logiche del mondo del lavoro e soprattutto dai rancori taciuti.

A sdrammatizzare il tutto c’è il debordante Augusto Fornari, infinita miniera d’oro di risate, in una scena dove tutto è vero: il tempo e il luogo dell’azione, la pizza che si mangia, il vino che si beve. Un meritato plauso va anche al resto del cast che rende una commedia sentimentale e divertente. 

 

Leonardo Livati

22 aprile 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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