Sabato, 23 Novembre 2024
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Giacominazza: della libertà che non si indovina ma si conquista

Recensione dello spettacolo Giacominazza in scena al Teatro studio Argot dal 14 al 19 aprile 2015

 

Luana Rondinelli scrive, recita e dirige Giacominazza, già vincitore del Festival Nazionale di Corti Teatrali “Teatri riflessi” (premio come miglior drammaturgia originale di Luana Rondinelli e miglior attrice,Claudia Gusmano) e selezionato nella rassegna “Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea?” presso il Teatro Tor Bella Monaca di Roma.

Lo spettacolo vine presentato così “Lo sguardo stolto della gente che ti guarda di traverso, lo sguardo “schifiato”, molesto, indagatore e punitivo nei confronti di “Giacominazza” di fronte all’omosessualità dichiarata, lo sguardo del “lontani da me” di chi come Mariannina ha tante cose da nascondere, ma le ha nascoste bene e alla gente piace cosi… Un dialogo fra due donne, due generazioni, due modi opposti di affrontare la vita, le lega la stessa passione lo stesso modo di voler esserci a tutti i costi contro i pregiudizi inutili della gente, contro il chiacchiericcio maligno che spesso ci perseguita senza nessun motivo preciso solo perché “la gente” ha voglia di s-parlare”.

 

Giacomina prima confida alla cartomante Mariannina e poi urla in piazza il suo amore per una donna; nella Sicilia di oggi, nell’Italia di oggi, ma il tema sembra essere un altro.

Il testo fa pensare più a quanto il teatro sia ancora oggi un biglietto di sola andata verso la libertà; libertà di trovare l’altrove che ci consente di sollevarci dal peso delle radici, delle tare e delle tradizioni che incontriamo nel luogo in cui ci capita di nascere ma che spesso fatichiamo ad accettare o che rischiano di schiacciarci.

Abbiamo seguito Luana Rondinelli al Playfestival di Roma con Traddarite e poi al Teatro Studio Argot con A testasutta e ora con Giacominazza, e al di là delle contingenze che hanno caratterizzato le tre messe in scena, ci sembra di poter dire che ci troviamo di fronte a un’autrice, soprattutto, che scrive in dialetto ma non per parlare della sua Sicilia, che usa i tarocchi ma non per regalare atmosfere mistiche alle sue pièce, che mette in scena un funerale per parlare di una rinascita; insomma che usa il teatro per parlare di altro, che trova nel teatro la porta da aprire sulla vita con una chiave (di lettura) che le appartiene già, forse prima del teatro.

La perfettibilità della regia, della recitazione (non solo sua), dei costumi e del ritmo della drammaturgia sono nelle cose di tutti, quello che è di Luana Rondinelli, ed è forte, è l’intenzione, ed è quello che passa riuscendo a superare gli ostacoli che un dialetto a volte stretto e veloce, e temi che ci ostiniamo a sentire lontani, sembrano frapporre tra il testo e il pubblico.

 

Giuseppe Antelmo

16 aprile 2015

 

informazioni 

Teatro studio Argot

Spettacolo Giacominazza

testo e regia Luana Rondinelli

con Claudia Gusmano, Luana Rondinelli

musiche originali Adriano Dragotta

aiuto regia Silvia Bello

produzione Accura Teatro 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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