Sabato, 23 Novembre 2024
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Resistenza Outbound: storia di call center, polizze assicurative e partigiani

Recensione di Resistenza Outbound in scena al Teatro Kopò dal 9 al 12 aprile 2015

Guido ha studiato recitazione e ha lavorato anche in televisione in una trasmissione per bambini... ma questo è il passato, ora lavora in un call center dove vende polizze assicurative e risponde al nome di "Guido codice operatore agon pm1".

Un cognome lo avrebbe pure, come avrebbe anche una dignità che però giorno dopo giorno sta sempre più perdendo.

E così Guido per andare avanti è costretto a scendere a compromessi con la sorridente, impassibile e pretenziosissima team leader Cinzia, con gli ultracompetitivi colleghi che sembrano riuscire a fare ogni giorno 5 polizze l'ora, con gli utenti telefonici e le loro assurde domande e ancor più impossibili richieste... ma sopratutto con se stesso.

 

Unico luogo di sfogo emotivo sono le pause che passa nel gabinetto dell'ufficio dove in preda a una perpetua stipsi intavola dei veri e propri dialoghi immaginari con il suo defunto nonno che fu partigiano durante l'occupazione.

La goccia che fa traboccare il vaso è l'invito da parte della team leader, in seguito ad una turbolenta chiusura con una utente, a scendere al secondo piano, alla "Motivazionale".

Guido si ritererà per l'ennesima volta nel gabinetto e dopo l'ennesimo dialogo con suo nonno decide di cambiare le cose.

Resistenza Outbound ci racconta in modo sarcasticamente ironico la vita nei call center, dove non tutti ma quasi siamo passati almeno una volta negli ultimi anni, sottolineando le dinamiche nevrotiche di un lavoro che lo si fa non certo per piacere ma per necessità... e anche se paradossalmente il racconto può sembrare grottescamente surreale in realtà  non è altro che grottescamente reale.

Alla fine Guido col suo disperato atto di catarsi finirà per "rifiutarsi" lanciando a tutti un messaggio che può sembrare scontato eppure in rapporto alla vita d'oggi più che veritiero:

"La felicità è un atto di resistenza"

 

Fabio Montemurro

13 aprile 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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