Recensione di Onorata Società in scena al Teatro Due dal 24 al 26 marzo 2015
E' il 9 ottobre 1963 quando parte del Monte Toc precipita nel bacino idroelettrico... ed è la tragedia del Vajont.
Inizia così una vicenda giornalistica, politica, giudiziaria che ha coinvolto più vite umane che si protrarrà fino ai primi anni '80 e in certi casi fino ad oggi.
Il testo portato in scena da Patricia Zanco da voce a più voci e riesumando fatti e misfatti del disastro riporta a galla tutto ciò che la cattiva informazione e il passare del tempo hanno fatto obliare.
Riscopriamo così che il Boom economico è nato da un mix fatale di Interessi economici e politici che ieri come oggi sono valsi più della vita di tante persone che ben poco hanno in realtà guadagnato e che la mitizzazione a posteriori di fatti, cose, persone e personaggi e valsa solo a portare acqua al mulino degli opportunisti (di qualunque schieramento politico essi siano) e a gettare fumo negli occhi di una società vittima, col senno di poi, oggi come ieri di raggiri e soprusi sempre più ingiustificati.
Una messa in scena che al di là del minimalismo che la caratterizza è fortemente evocativa delle tensioni e degli stati d'animo che pervasero quel tardo autunno del 1963 e che con forte analisi storico documentaristica va ad indagare su documenti e fatti precedenti, contemporanei e successivi ala tragedia, chiamando in causa tutti i protagonisti reali di questo tragico capitolo della storia italiana.
Uno spettacolo educativo e al contempo ironico che rende giustizia ai tanti morti e all'allora praticamente devastato Longarone.
Fabio Montemurro
02 aprile 2015