Recensione di Quando la moglie è in vacanza di George Axelrod, regia di Alessandro D'Alatri in scena al teatro Quirino dal 26 Dicembre al 18 Gennaio 2015
Lo spettacolo ha inizio con la proiezione a tutto campo di una partita di calcio, quella che in una sera calda d'estate sta guardando un uomo di mezza età, seduto su di un divano mentre beve un chinotto. La scena si ha luogo in un salotto di una casa romana con una fantastica vista su uno degli scorci più belli della città, quello della cupola di San Pietro. La parete più grande della stanza è utilizzata come libreria a muro così da contenere i tantissimi libri appartenenti alla famiglia Sormani.
L'uomo che si trova in questa casa solo e un po' sconsolato è Riccardo Sormani interpretato egregiamente da Massimo Ghini, un editore sposato con una donna dal carattere forte e sicuro, Silvia Sormani (Anna Vinci). La visione della partita viene interrotta dai pensieri-discorsi di quest'uomo che senza la moglie e il figlio, Robi (Davide Santoro) andati in vacanza, è frustrato dall'idea di non saper che fare e di non aver neanche molta scelta visto che persino gli amici in questa situazione non possono aiutarlo a rendere la serata più divertente. Ecco che squilla il telefono e Riccardo si raccomanda a Silvia, una moglie molto apprensiva e preoccupata di non far bere alcolici o fumare il marito a causa dei suoi disturbi di colite, di non fare assolutamente nulla di tutto ciò che possa crearle preoccupazione.
No è proprio così. Riccardo non beve alcolici e non fuma fin quando però non avvengono strani avvenimenti come la caduta di pesanti piante dal terrazzo sovrastante. La ragazza del piano di sopra interpretata dalla bella Elena Santarelli entra così nella vita di quest'uomo proprio grazie ad un episodio spiacevole e quasi tragico per Riccardo: la caduta di una pianta di limoni dal terrazzo. Questa diventa la causa o forse il pretesto per riprendere a fumare, bere alcol e per aprirsi alla possibilità di conoscere una nuova persona.
Quello che sembra emergere dalla conoscenza e dal comportamento assunto da quest'uomo nei confronti della giovane ragazza è quello di una persona insicura e debole rispetto alla moglie che invece sembra esser molto più sicura anche nel gestire situazioni difficili. Infatti anche Silvia in vacanza è in compagnia di un noto scrittore Tommy Maccaferry (Luca Scapparone), da lei molto apprezzato, tanto da esser oggetto di gelosia da parte del marito Riccardo.
Forse è proprio la gelosia ed i pensieri che lo assalgono a provocare in Riccardo la reazione di voler trascorrere il tempo con la vicina di casa?
I suoi tristi pensieri sono resi noti a noi tutti spettatori tramite la proiezione su di un muro di Riccardo stesso che parla all'altro sé, quello che si trova nella casa. Sono pensieri contradditori: l'immagine della moglie assieme a quell'uomo da lui tanto odiato e allo stesso tempo l'indecisione e la volontà di conoscere la bella ragazza.
In questa storia di tanto in tanto appare anche la figura di un suo amico che entra nella casa sempre nei momenti meno opportuni, il dottor Brusaioli (Edoardo Sala), uno psicanalista dall'ego molto grande e del quale Riccardo edita libri. L'analista sospetta e poi viene a conoscenza di quanto accade tra il suo editore nonché amico e la ragazza del piano di sopra ma l'unico consiglio che dà a Riccardo è quello di negare nella maniera più assoluta tutto alla moglie Silvia.
La paura che la donna in vacanza possa venir a sapere della giovane ragazza lo assale sempre di più assieme a i sensi di colpa, placati solo nei momenti in cui ritorna a pensare lei con Tommy Maccaferry.
Tutto un tradimento appare sorretto e giustificato dalla gelosia per la sua donna: la donna che ama e l'unica donna con cui vuole stare e rimanere.
Il regista di questo spettacolo, Alessandro D'Alatri giustamente riattualizza o in un certo senso ripresenta senza il bisogno di attualizzare ciò che è esattamente lo stesso da sempre la storia di due persone, un uomo e una donna, lontani temporaneamente e in compagnia di altre due persone che si comportano in due modi completamente diversi. Questo testo di George Axelrod debuttò a Broadway nel 1952 con la indimenticabile attrice nelle vesti della vicina di casa, Marylin Monroe ma potrebbe benissimo essere pensato come un film di recente produzione. i meccanismi relazionali tra uomo e donna non sono mai cambiati.
Un uomo debole e represso da una donna molto più sicura di lui, disinteressata e per nulla preoccupata o gelosa delle tante amicizie femminili del marito, come la signorina Morri, la sua segretaria (Bianca Giannasso) o Liliana, amica di Silvia (Catia Nannavecchia) o ancora Marie, una ragazza francese (Giorgia Cerruti) affronta la situazione di solitudine e di insicurezza con la sfida a dover dimostrare di poter raggiungere qualcosa di apparentemente irraggiungibile.
Ma è un pretesto o l'espressione di un volere quello che gli si prospetta?
Alessandra Cetronio
12 gennaio 2015